Maestre in rivolta contro il cambio di contratto
Ieri davanti palazzo Barbieri hanno scioperato le insegnanti delle materne
“Un contratto che veniva applicato da 53 anni e che adesso il Comune cambia – ha detto Alberto Forti, segretario provinciale di Snals Confsal -. Il passaggio, all’atto pratico, comporta parecchie conseguenze: diminuzione dello stipendio e, di conseguenza, della pensione che andranno a percepire, l’aumento dell’orario di lavoro, la dequalificazione professionale e, soprattutto, il peggioramento della qualità del servizio”. Passeranno, infatti, da 25 a 30 ore settimanali, gli orari di lavoro e si perderà, a detta delle maestre, ogni riferimento ai modelli di lavoro precedenti, poiché ogni sezione avrà due insegnanti su 40 ore settimanali, con alcune ore quotidiane di compresenza delle due insegnanti di sezione. “Il servizio non sarà più lo stesso – dicono le maestre – e perderemo di professionalità, riducendoci a pure assistenti e non avremo più il ruolo di educatrici”. Il primo riscontro l’hanno avuto proprio ieri mattina, quando alle nove sono state ricevute dal presidente del Consiglio comunale Pier Alfonso Fratta Pasini, il quale ha fissato per oggi pomeriggio un Consiglio straordinario su proposta dei consiglieri del Pd (prima firmataria la capogruppo Stefania Sartori) per convincere la Giunta a non modificare il contratto.