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Corsi di formazione "fantasma" per gli autisti, Amia: «Indagine partita da noi. Siamo parte lesa»

«Parallelamente all’indagine della magistratura, è in corso anche una nostra indagine interna che l’azienda sta gestendo per accertare eventuali responsabilità e per migliorare il sistema di controllo delle procedure interne», ha spiegato l'amministratore unico Daniele Guarda

«La segnalazione arrivata alla Magistratura, che ha avviato l’indagine in corso, è partita dall’azienda durante l’estate. Siamo rimasti in costante contatto con gli inquirenti offrendo continua collaborazione. Internamente siamo a conoscenza della questione già da alcuni mesi e siamo immediatamente intervenuti per evitare rischi legati ad eventuali violazioni di legge. Seguiamo quindi ora l’evolversi della situazione con l’obiettivo di fare piena chiarezza». Daniele Guarda, amministratore unico di Amia Verona insediatosi da fine luglio per traghettare l’azienda nel delicato passaggio in house, fa il punto sull'indagine che vede coinvolti alcuni dipendenti, insegnanti e titolari delle scuole guida che si occupano dell’ottenimento della Cqc, Carta di qualificazione del conducente. 
L'indagine coordinata dalla procura e condotta dalla polizia locale riguarda presunti corsi di formazione "fantasma" per la Cqc, ipotizzando i reati di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblicifalsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative

«Abbiamo garantito la continuità del servizio pubblico svolto dai nostri autisti organizzando velocemente, costantemente in contatto e in sinergia con tutte le sigle sindacali, nuovi corsi in piena regola per l’ottenimento della Cqc, Carta di qualificazione del conducente», precisa Guarda, sottolinendo poi come l'azienda sia parte lesa nella vicenda. «Parallelamente all’indagine della magistratura, è in corso anche una nostra indagine interna che l’azienda sta gestendo per accertare eventuali responsabilità e per migliorare il sistema di controllo delle procedure interne», ha concluso. 

«Seguiamo con apprensione l’indagine in corso ad AmiaVerona proprio nel momento in cui siamo così vicini all’acquisizione dell’azienda da AgsmAim», ha commentato Roberto Bechis, il presidente di Amiavr, la newco in house che entro novembre dovrebbe acquistare l’Azienda Multiservizi di Igiene Ambientale. «C’è sicuramente molta preoccupazione e attendiamo ora gli sviluppi legali di questa situazione in cui, è bene ricordarlo, AmiaVerona è parte lesa. Stiamo aspettando di capire quali capi d’accusa saranno confermati e qual è il livello di coinvolgimento interno».
«La vicenda sottolinea comunque ancora una volta l’esigenza, già da noi individuata da tempo, di un sostanziale cambio di passo nella gestione dell’azienda che andremo ad acquistare, cambiamenti di cui beneficeranno in primis i cittadini. Sarà necessaria, tra le altre voci, una maggior attenzione nella filiera degli organi di controllo», ha concluso Bechis.

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