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Cronaca

Bancomat rubati per prosciugare i conti correnti: chieste pene per oltre 12 anni

Arrestati ad agosto 2022 dai carabinieri di Ancona, per 3 dei 14 componenti della banda sembra essere arrivato il momento di pagare il conto con la giustizia. Avevano colpito anche nella zona di Verona

Avevano colpito anche a Verona con la loro tecnica per rubare il bancomat ai poveri malcapitati. Le vittime infatti venivano avvicinate mentre si trovavano agli sportelli Atm per fare i prelievi e, con la scusa di rendere loro una banconota caduta, i malviventi si appropriavano della tessera bancomat con un trucco, scambiandola con un'altra rubata in precedenza e già utilizzata per "ripulire" il conto corrente del derubato. 
In questo modo, in un anno, si sarebbero appropriati di oltre 100 mila euro ma, come riferiscono i colleghi di AnconaToday, per alcuni componenti della banda, 14 in tutto e provenienti dalla Romania, è arrivato il conto da pagare con la giustizia. Nell'agosto 2022 erano scattati gli arresti (disposte tutte misure cautelari in carcere) e per tre di loro la Procura ha chiesto il processo: martedì, nell’udienza preliminare, il loro avvocato Marco Flavio Torelli ha discusso gli abbreviati chiedendo anche la revoca del carcere per i suoi assistiti, rinchiusi a Montacuto da oltre otto mesi.

Si tratta di un 60enne, un 39enne e un 45enne, accusati di furto aggravato, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dal contante, per i quali è stata ottenuta l'estradizione dalla Romania per essere processati in Italia, mentre per gli altri componenti del sodalizio l'attesa non si è ancora conclusa. 
A risalire a loro erano stati i carabinieri di Ancona (dove sarebbero stati messi a segno almeno 6 furti), dopo le prime denunce arrivate dalle vittime che si erano ritrovate i conti prosciugati. Le indagini erano state condotte tra il settembre 2020 e il gennaio 2021 ed avevano consentito di accertare che la banda si era resa responsabile di ben 20 colpi, commessi anche nelle zone di Macerata, Bologna, Rimini, Ferrara, Forlì-Cesena, Chieti, Livorno, Verona, Novara e Fermo, che avrebbero avuto come vittime tutte persone di età compresa tra i 59 e gli 89 anni. 

Dopo la discussione degli abbreviati il gup ha rinviato per la sentenza al prossimo 12 marzo. La Procura ha chiesto condanne che vanno da 4 anni a 4 anni e mezzo. Uno dei tre: ha risarcito una vittima di 2 mila euro e gli ha rimesso la querela.

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