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Cronaca

Ipotesi di "abbandono di incapace" per l'autistico sedato a forza

Nel caso del ragazzo scambiato dai poliziotti scaligeri per un pusher si è espresso, difendendo l'operato degli agenti, anche il procuratore Schinaia, sottolineando come il giovane "non andava lasciato solo"

"Abbandono di persona incapace". E' l'ipotesi di reato per la quale la Procura della Repubblica potrebbe procedere nei confronti dei genitori del ragazzo autistico scambiato per pusher dalla polizia. Lo ha rivelato il procuratore capo, Mario Giulio Schinaia. Schinaia ha confermato di avere aperto un'inchiesta sull'episodio denunciato dalla stessa madre del 19enne, che era stato fermato da una pattuglia delle Volanti e poi portato in ospedale, dove era stato sottoposto ad accertamenti radiografico con il sospetto che avesse ingoiato ovuli di droga.

LE DICHIARAZIONI - "Mi sono state chieste informazioni dalla Procura generale presso la Corte d'Appello - ha spiegato Schinaia - e prima di aprire un fascicolo ho atteso dalla Questura una dettagliata relazione di servizio sui fatti". Al momento non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati ed è ancora prematuro fare ipotesi di reato. Tuttavia il procuratore Schinaia ha detto di voler esaminare anche il comportamento dei genitori: "Essendo affetto da autismo, il ragazzo non sarebbe dovuto essere lasciato solo". Schinaia poi ha lasciato intendere che l'operato dei poliziotti risulterebbe giustificabile dai comportamenti del ragazzo, che era sprovvisto di documenti, e per gli agenti non sarebbe stato possibile diagnosticare la patologia di autismo.

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