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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Giovane autistico sedato a forza, la polizia scaligera nella bufera

Indignazione in tutta Italia per quello che potrebbe essere un nuovo caso di abuso di potere delle forze dell'ordine. Il ragazzo sarebbe rimasto traumatizzato e l'episodio potrebbe pregiudicare anni di terapie

Un caso che, da Verona, sta arrivando ad avere una risonanza nazionale non indifferente, complice la forte indignazione che suscita anche dopo gli eventi dello scorso mercoledì a Padova, dove la polizia ha trascinato di peso un bimbo sulla volante. Anche in questo caso, infatti, ci troviamo davanti a quello che sembrerebbe essere un vero e proprio abuso di potere da parte delle forze dell'ordine, ancora una volta nei confronti di chi non può difendersi. La storia è finita sulla prima pagina del quotidiano "Repubblica", dove una madre accusa la polizia di aver maltrattato il figlio autistico. Il caso risale al 22 settembre. Secondo quanto denunciato dalla madre il ragazzo 19 enne sarebbe stato sedato a forza per cercare ovuli nello stomaco. Il giovane, figlio di immigrati originari ivoriani, è nato in Italia e sarebbe diventato autistico in seguito alle vaccinazioni obbligatorie quando era bambino. La madre ha raccontato di avere chiamato il 113, scoprendo così che il figlio era stato portato in ospedale dove sarebbe stato sedato a forza per cercare ovuli nello stomaco. "Una violenza inaudita - ha dichiarato la madre - che ha provocato reazioni allergiche e prostrazione psicologica in mio figlio, affetto da autismo". Secondo lo specialista che lo ha in cura, Massimo Montinari che è anche dirigente medico della Polizia a Firenze, il giovane potrebbe non recuperare più: "Questo fatto - ha detto il dottor Montinari - rischia di pregiudicare anni di terapie".

Una diversa ricostruzione quella delle forze dell'ordine scaligere. "Ho già riferito anche all'autorità giudiziaria: tutti hanno lavorato con la massima competenza e professionalità, sia gli agenti sia gli operatori del 118, e hanno agito secondo le procedure di intervento". Lo afferma il Questore di Verona, Michele Rosato. "Il 22 settembre un cittadino che si stava preparando per la maratona ha incontrato lungo la strada un ragazzo alto e robusto, il giovane urlava e, così, il cittadino si è preoccupato di chiamare il 113 - racconta il Questore - Una volante è intervenuta sul posto e ha cercato di identificarlo, ma non aveva con sé il documento". "Gli agenti non si sono resi conto che era una persona autistica, io ritengo che non era possibile accorgersene, hanno cercato di calmarlo e poi si sono rivolti al 118 - continua - Il personale, giunto sul posto, lo ha sedato perché il ragazzo era agitato e quasi violento. In ospedale sono proseguiti gli accertamenti". I famigliari del giovane, che lo avevano perso di vista, nel frattempo, non riuscendo a trovarlo, si sono rivolti alle forze dell'ordine. "I genitori del ragazzo hanno chiesto aiuto per rintracciare il figlio e la descrizione coincideva" con quella del ragazzo portato in ospedale, aggiunge Rosato. "Non è vero che il ragazzo è stato fermato perché ritenuto un tossicodipendente, non è stato neppure perquisito", sottolinea il Questore di Verona rispetto alla ricostruzione secondo cui si sospettava che il ragazzo avesse ingerito ovuli di droga. "Io stesso ho saputo, due giorni dopo il fatto, che i genitori si erano lamentati che il figlio era stato sedato - conclude -e ho quindi chiesto al dirigente delle volanti di chiamarli e di dirgli di venirci a fare una visita per spiegargli in che modo era andato l'intervento".

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