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Ztl allo Stadio sospesa. Verona Domani: «Filobus pretesto per il cambio di idea». Traguardi: «Ridicolo»

Il consigliere di minoranza Paolo Rossi attacca l'Amministrazione per la decisione di sospendere il provvedimento, ma la replica non si è fatta attendere: «È semplicemente una scelta di buonsenso»

Finché i lavori di unificazione del sottopasso di via Città di Nimes, svolti nell'ambito del cantiere filobus, non verranno ultimati, il provvedimento per la Zona a traffico limitato nel quartiere Stadio in occasione delle partite che si svolgono al Bentegodi non verrà applicato. Una sospensione necessaria, spiegano dal Comune di Verona, per evitare di stressare ulteriormente la viabilità cittadina, già messa a dura prova dai lavori per la realizzazione della filovia. 
Nei mesi scorsi erano state svolte delle sperimentazioni relative alla Ztl allo Stadio, con lo scopo di risolvere il problema della sosta selvaggia in occasione delle partite, che da anni affligge i residenti della zona senza si trovasse una soluzione. 

Verona Domani all'attacco

Per Verona Domani però (oggi parte della minoranza in Consiglio comunale e precedentemente componente dell'Amministrazione Sboarina) alla base di tutto questo ci sarebbe la volontà di abortire il provvedimento da parte della maggioranza di Tommasi, celando tale intenzione dietro i cantieri partiti settimane fa. Per il gruppo che vede Paolo Rossi consigliere comunale, che si è sempre mostrato in forte disaccordo con la Ztl allo Stadio, basterebbero i controlli della polizia locale a sbrogliare la questione relativa alla sosta selvaggia. 
«Avevamo subito affermato che la Ztl allo Stadio sarebbe stato un provvedimento disastroso ma nessun membro dell'amministrazione voleva ammetterlo» afferma Rossi, il quale avanza il dubbio che «l'amministrazione abbia utilizzato il pretesto dei lavori per il filobus per sospendere la scellerata scelta della Ztl in occasione delle partite casalinghe dell'Hellas Verona». 
Per Rossi «questa amministrazione sembra fatta da dilettanti allo sbaraglio privi di qualsivoglia esperienza amministrativa e la dura realtà comincia a palesarsi», ma il «fatto ancora più grave potrebbe essere che Tommasi non avesse nemmeno tenuto a mente la data di partenza dei lavori, dimenticandosene». 
«Bene comunque per la sospensione, magari palazzo Barbieri si renderà conto che per risolvere il problema della sosta selvaggia sia sufficiente aumentare i controlli». 
Da Verona Domani poi insistono andando a ripescare sul sito di Traguardi la raccolta firme proposta per la nuova "Isola pedonale allo Stadio", dove sono presenti le «dichiarazioni dell'allora segretario Giacomo Cona, oggi Consigliere comunale in maggioranza, e dell'ex Consigliere comunale, oggi assessore alla viabilità, Tommaso Ferrari. In uno spaccato di Cona si legge addirittura: "Si tratta di iniziative attuabili senza grosse difficoltà, se ci fosse la volontà politica di farlo"».
«Cosa penseranno i loro colleghi di banco in Consiglio comunale? In maggioranza sanno cosa sia giusto o meno per il quartiere Stadio? Sanno che impatti provocano queste decisioni sul resto della viabilità cittadina? A Verona l'epoca degli esperimenti di Traguardi deve giungere al termine perché a pagarne il conto sono sempre e solo i veronesi. Più che una maggioranza con unità di intenti, quest'amministrazione sembra formata da pure cifre percentuali che sommate danno diritto ad amministrare la città, insomma un agglomerato ricco di contraddizioni».

La replica di Traguardi

Considerazioni, quelle avanzate da Verona Domani sulla Ztl allo Stadio, che attualmente però non sembrano trovare particolari fondamenti. L'aumento dei controlli da parte della polizia locale cittadina è stato già annunciato dal Comune di Verona insieme alla sospensione del provvedimento, che viene ribadito essere visto come metodo per districare il nodo della sosta selvaggia in zona durante le partite, che fino ad ora non ha visto soluzione
Non solo, da Traguardi sottolineano come la maggioranza in Consiglio comunale non abbia minimamente preso in considerazione l'ipotesi di abortire tale progetto, ma che la decisione sia solo frutto di considerazioni pratiche. «Il progetto della Ztl allo Stadio durante le partite di calcio non è affatto accantonato - spiega la nota di Traguardi -, come qualcuno vorrebbe far credere, ed è ridicolo anche solo pensare che l'Amministrazione abbia usato i cantieri della filovia come pretesto per sospendere un provvedimento contenuto nel Pums, ma che nessuno prima d'ora aveva avuto il coraggio di avviare.
L'obiettivo della sperimentazione, ossia sgravare la zona Stadio dal traffico e dalla sosta selvaggia che la rendono invivibile, è ancora una priorità dell'Amministrazione, testimoniata dal fatto che i controlli da parte della polizia locale verranno potenziati durante gli incontri di campionato, così come verranno potenziate le iniziative per incentivare i tifosi a raggiungere il Bentegodi usando mezzi alternativi all'auto privata.
La sospensione temporanea del provvedimento è semplicemente una scelta di buonsenso, dettata dalla volontà di non stressare ulteriormente la situazione viabilistica dell'area. Ma non dovremmo essere noi a spiegarlo a chi, a fronte dell'incapacità amministrativa di avviare l'opera filoviaria, ha fatto dei disagi provocati dai cantieri una battaglia politica».

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