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Vescovo Zenti non rinnova incarico a teologo critico della sua "lettera elettorale"

Il vescovo di Verona è ormai prossimo a lasciare il posto al suo successore, ma prima ha scelto di non rinnovare l'incarico al professore di religione del Maffei don Marco Campedelli

Mentre circola ormai il nome del suo successore, il vescovo di Verona Giuseppe Zenti continua a far discutere. Secondo quanto riportato da Ludovica Eugenio su Adista, Zenti non avrebbe rinnovato l'incarico di docente al teologo don Marco Campedelli, professore di religione al liceo Maffei di Verona. E la ragione potrebbe essere la posizione esplicitamente critica presa da Campedelli nei confronti della lettera con cui Zenti aveva fornito suggerimenti elettorali ai veronesi.

Ufficialmente in pensione dal marzo scorso, Zenti è ancora a capo della diocesi scaligera finché dal Vaticano non sarà nominato un nuovo vescovo. Secondo alcune indiscrezioni, il sostituto dovrebbe essere Domenico Pompili, attuale vescovo di Rieti. Mancherebbe solo l'annuncio ufficiale, ma intanto il vescovo di Verona è ancora Giuseppe Zenti. Un vescovo che ha dovuto lasciare il suo ruolo per raggiunti limiti di età, ma che in questa fase di transizione non si è limitato all'ordinaria amministrazione.

Ha avuto, infatti, un grande risalto la lettera con cui Zenti chiedeva agli elettori veronesi di fare attenzione ai programmi dei candidati, premiando coloro sostenevano la famiglia «non alterata dall'ideologia gender». A quel messaggio, don Marco Campedelli aveva risposto con una lettera aperte in cui elencava una serie di obiezioni al pensiero espresso da Zenti. Una presa di posizione che pare sia costata il lavoro al teologo che da più di 20 anni insegna religione agli studenti del Maffei. Zenti, infatti, potrebbe non avergli rinnovato l'incarico.

«Confidiamo nel nuovo vescovo», ha commentato Giorgio Pasetto di Area Liberal. «Zenti è stato velocissimo nel licenziare Marco Campedelli, mentre si dimostrò lentissimo nel caso degli abusi sessuali perpetrati da membri del clero nell'Istituto per sordomuti Provolo - ha aggiunto - Zenti è in procinto di lasciare la diocesi e Marco Campedelli è intanto già stato rimosso. Una misura che evidenzia una delle disfunzioni nel rapporto tra Chiesa e Stato nel nostro Paese, ossia la possibilità per un vescovo di togliere il lavoro in maniera del tutto discrezionale».

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