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Niente più pasti a senza tetto in Piazza Bra, aperto nuovo punto mensa in centro

Comune di Verona e Ronda della Carità hanno lavorato in sinergia trovando nell’ex mensa comunale lungo le mura di Via Pallone una soluzione che potrebbe essere replicata anche in altre circoscrizioni

Sono almeno 300 i pasti che a Verona la Ronda della Carità distribuisce quotidianamente a persone senza tetto e in grave stato di povertà. Un servizio fino ad oggi effettuato su strada, in alcuni punti della città tra cui Piazza Bra e Via dei Mutilati. Ma da ieri sera, 18 settembre, il servizio è offerto gratuitamente nel nuovo punto mensa allestito all'interno degli spazi dell’ex mensa comunale lungo le mura di Via Pallone. Dalle 20, circa 40 volontari hanno preparato i tavoli e l'accoglienza dei senza tetto, i quali hanno potuto consumare il pasto in uno spazio riparato. Spazio che non sarà solo un luogo di ristoro ma anche di incontro e ascolto, dove i tavoli e le sedie daranno anche l'opportunità di socializzare.

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«Un'occasione storica», l'ha definita ;il presidente della Ronda della Carità Alberto Sperotto. Un'occasione creata dall'associazione di volontariato in sinergia con il Comune, per dare risposta a diverse esigenze della città, a quelle di chi necessita di aiuto e supporto e a chi vive nella zona di Piazza Bra.
Con ieri sera è partita la sperimentazione di un servizio che in questa fase si rivolge ad un massimo di 60 persone ma che punta a aiutarne il doppio.

«Attraverso il settore patrimonio del Comune abbiamo fatto un’assegnazione d’urgenza degli spazi dell’ex mensa comunale affinché fossero subito nelle disponibilità della Ronda della Carità - ha spiegato l'assessore Michele Bertucco - Si è cercata insieme una soluzione per dare anzitutto dignità alle persone e, laddove possibile, toglierle dalla strada mentre consumano i pasti, con l’obiettivo di eliminarne gradualmente la distribuzione in Piazza Bra o in Lungadige Capuleti, andando così incontro alle esigenze di residenti e commercianti. Se l’iniziativa funzionerà, cercheremo di replicarla in altri quartieri. Alcune valutazioni sono già in corso per la settima circoscrizione».
Per l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi: «È un passo in avanti senza precedenti, concreto reale ed effettivo perché risponde a tante esigenze, comprese quelle di chi vive determinati territori e che lamenta situazioni presenti da anni. Confidiamo che il modello possa essere replicato per altre situazioni. I pasti somministrati alla mensa dovranno infatti essere consumati all'interno della struttura e non più per strada».

«Sarà un luogo dove chi ha fame potrà mangiare e si potranno ricaricare i cellulari - ha spiegato Sperotto - Soprattutto sarà un luogo di incontro e di ascolto, perché solo così si possono capire i bisogni di queste persone. Il nostro impegno sarà quello di far sì che le persone consumino i pasti all’interno della mensa, ciò dovrebbe ridurre disturbi di vario tipo».
«I numeri confermano che siamo di fronte ad un fenomeno in aumento - ha affermato l’assessora ai servizi sociali Luisa Ceni - Ricordiamoci sempre che abbiamo a che fare con persone spesso completamente sole o che si trovano a vivere momenti di profonda difficoltà. Dare loro la dignità di un pasto caldo in un luogo coperto è segno di civiltà e rispetto».
«Esprimiamo particolare soddisfazione per la soluzione individuata, che non risponde in modo per nulla semplicistico ad una problematica complessa - ha concluso il presidente della prima circoscrizione Lorenzo Dalai - L’auspicio è che sia l’inizio di un nuovo percorso da condividere con le altre circoscrizioni».

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