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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Centesimo Festival lirico in Arena all'insegna del coinvolgimento della città, Tommasi: «Verona al centro dell’attenzione internazionale»

Si comincia con "Aida", massimo coinvolgimento della città grazie ad un progetto diffuso di allestimento fino al 9 settembre. L'assessora alla Cultura Marta Ugolini spiega: «L'obiettivo è far entusiasmare e incuriosire cittadini e turisti»

Scenografie Areniane posizionate in diversi punti della città. Diffusori acustici installati in piazza Bra, con la riproduzione di una playlist che gli spettatori potranno poi ascoltare su Spotify. E, ancora, sempre a pochi passi dall’Anfiteatro, un'area Social Led con uno schermo dove saranno visualizzati approfondimenti e riprese del backstage. La città di Verona si prepara a festeggiare così, e con la proposta di molte altre iniziative in programma per tutta l’estate, non solo la serata inaugurale dell’Opera festival, che quest’anno coincide con la centesima edizione del festival areniano, ma tutta la stagione lirica 2023. Tutto pronto quindi per venerdì 16 giugno, data dell’inaugurazione, e per il proseguo della lunga stagione estiva di concerti lirici in Arena. Un progetto diffuso di eventi proposti in centro e nei quartieri fino al 9 settembre, condiviso tra amministrazione e Fondazione Arena, e che per il Comune vede coinvolti gli assessorati alla cultura e al decentramento.

Per la prima volta, proprio per la serata del 16 giugno, infatti, quattro maxi schermi saranno posizionati al Giardino d’Estate a Porta San Zeno, in piazza del Popolo a San Michele Extra, al parco San Giacomo in Borgo Roma e all’area in via Marin Faliero al Saval. Luoghi scelti per le caratteristiche di accessibilità e capienza, che verranno dotati di schermo e di numerose sedie per consentire una comoda visione dello spettacolo. L’evento sarà trasmesso in mondo visione da Rai1, in virtù proprio della sua importanza a livello internazionale. La nuova versione dell’Aida di Giuseppe Verdi, che sarà interpretata per la sera della prima, entrerà quindi nelle case di milioni di persone in tutto il mondo, che potranno vedere lo spettacolo attraverso il piccolo schermo  ma anche assaporare l’incredibile atmosfera che si vive nell’anfiteatro quando le luci si spengono e si accende la musica.

Inoltre, per tutta la durata del Festival Lirico 2023, fino al 9 settembre, elementi scenografici saranno posizionati a Porta Nuova, alla stazione e alla Torre Pentagona/Portoni della Bra. Ancora: in piazza Bra, oltre a stendardi e gonfaloni, è previsto il posizionamento di diffusori sonori "Array", con la riproduzione di una playlist che gli spettatori potranno poi ascoltare su Spotify e la creazione di un’area Social Led con uno schermo che mostrerà approfondimenti e riprese del backstage. Da luglio a settembre, in collaborazione con le categorie del turismo di Verona, promozione green del festival nelle piazze e nei principali luoghi turistici della città grazie a quattro pandabike itineranti, che daranno anche la possibilità di realizzare l’esperienza di salire sul palcoscenico e di cantare in Arena in virtual reality, grazie all’On Stage Experience.

Aida 100anni Arena di Verona : foto Ennevifoto via ufficio stampa Fondazione Arena di Verona 2Un’ampia proposta di iniziative, attraverso la quale l’amministrazione desidera coinvolgere il più possibile la città in quella che è una delle principali iniziative di turismo culturale d’Europa, promuovendola non solo tra gli appassionati dell’opera ma anche a nuovi spettatori, che potranno vivere un’esperienza unica per tutta l’estate. «Per me è particolarmente emozionante presentare questa edizione che, oltre ad essere la centesima del Festival lirico, è anche la mia Prima in questo ruolo e con determinate responsabilità - ha dichiarato il sindaco Damiano Tommasi -. Ho avuto il piacere e l’onore di vedere qualche dettaglio e conoscere un po’ come sarà la serata di venerdì. Ho molta aspettativa per questo centesimo Festival nel suo complesso, con tante novità, e mi auguro che sia una stagione indimenticabile. Ringrazio tutte e tutti quelli che si sono messi in gioco in questa bella avventura. Venerdì inoltre avremo modo di festeggiare un altro centenario, quello dell’aeronautica, con il passaggio sui cieli di Verona delle Frecce Tricolori, e la trasmissione in mondovisione ci pone al centro dell’attenzione internazionale così come è sempre stata ed è Verona».

L’assessora alla cultura Marta Ugolini ha quindi sottolineato: «Abbiamo voluto per questo momento e per questo anno speciale portare lo spettacolo anche fuori dall’anfiteatro, in tutta la città, con l’obiettivo di far entusiasmare e incuriosire cittadini e turisti. In collaborazione con Fondazione Arena e grazie alla spinta gentile che è arrivata dalle associazioni rappresentative delle categorie turistiche cittadine, con cui ci siamo incontrati nel mese di marzo per decidere insieme quali iniziative realizzare che fossero utili a rilanciare la città oltre alla stagione lirica, è partita questa idea di lavorare insieme su un progetto che già nel 2019 Fondazione Arena aveva iniziato a proporre. Vi abbiamo lavorato, affinando le soluzioni possibili e portando avanti le cose più significative ed interessanti».

Al riguardo è intervenuto anche l’assessore al decentramento Federico Benini: «Come amministrazione riteniamo un’importante scommessa di questo mandato riuscire a far rivivere i quartieri, portando i cittadini dal centro storico alle periferie. Per questo motivo è stata decisa l’installazione per la prima in Arena di quattro maxi schermi in altrettante zone della città molto distinte tra di loro. Una di esse è il Giardino d’Estate che stiamo sistemando in questi giorni, e nelle prossime settimane verrà ufficialmente inaugurato per farlo tornare ai vecchi splendori. Grazie a questa iniziativa faremo conoscere i nostri quartieri attraverso l’opera».

Aida inaugura il 100° Festival in mondovisione Rai1

Si potrà assistere in diretta all’apertura di sipario sul 100° Arena di Verona Opera Festival, la cui serata inaugurale è dedicata ad Aida di Giuseppe Verdi, in una nuova produzione che guarda al futuro ma dialoga con il passato. Piramidi trasparenti e architetture di luci si innestano negli spazi dell'anfiteatro romano, evocando un'Aida tecnologica ma intimista e riconoscibile al tempo stesso. La regia è affidata a un artista poliedrico come Stefano Poda, al debutto in Arena. La “Prima” del capolavoro verdiano, opera simbolo dell’Arena fin dalla fondazione del Festival, è in programma venerdì 16 giugno alle 21 ed è anche trasmessa da Rai Cultura in diretta in mondovisione su Rai1, con la conduzione di Milly Carlucci e la partecipazione di Alberto Angela e Luca Zingaretti. Protagonista titolare è la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès. Insieme a loro sono impegnati Olesya Petrova nella parte di Amneris, Roman Burdenko come Amonasro e Michele Pertusi come Ramfis. 

Il titolo verdiano vedrà una duplice “Prima”. Sabato 17 giugno alle 21.15 saranno infatti ancora protagoniste altre grandi voci: oltre a Yusif Eyvazov, Olesya Petrova e Michele Pertusi, nuovamente sul palco in questa recita, Maria José Siri vestirà i panni della principessa etiope e Amartuvshin Enkhbat interpreterà Amonasro. Come da migliore tradizione areniana, anche in questa Aida spiccano stelle del panorama internazionale per ognuna delle 13 date in programma fino all’8 settembre. Fra queste, Gregory Kunde, Ekaterina Semenchuk, Ludovic Tézier, Anna Pirozzi, Elena Stikhina. Sul podio si alterneranno i direttori d’orchestra Marco Armiliato, impegnato anche nelle due “prime”, e Daniel Oren.

«Si tratta del coronamento di un lungo lavoro - ha detto Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttrice artistica di Fondazione Arena - dopo gli sforzi del risanamento e il biennio pandemico. Un successo possibile grazie a tutti i lavoratori della Fondazione, al Consiglio d’Indirizzo, alle Istituzioni e alle forze congiunte dei mecenati delle "67 Colonne per l’Arena di Verona", progetto giunto alla terza edizione, di partner e sponsor. A loro va tutta la nostra gratitudine. Siamo inoltre felici di condividere questa inaugurazione con tutti i veronesi, la cui vita è intrecciata da sempre a quella del proprio Anfiteatro-simbolo, luogo dove l’opera è arte e spettacolo più inclusivo che mai».

Stefano Trespidi, vicedirettore artistico, ha infine aggiunto: «Sarà l’Aida che non ti aspetti all’Arena di Verona. Uno spettacolo che porta in scena un intreccio di arti e stili mai visti in anfiteatro, luogo dove si possono, anzi, si devono sperimentare soluzioni nuove e diverse. Ma queste soluzioni nascono nel rispetto dell’anfiteatro, del testo e della musica: Stefano Poda racconta una vicenda umana che attraversa, come da libretto, i conflitti della guerra, del potere, della gelosia, e approda alla pace impiegando tutte le suggestioni della sua arte e tutte le forze della Fondazione, che hanno fermamente creduto in questo progetto».

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