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Mascherine addio dall'1 maggio? Non proprio. Ecco i luoghi dove rimarranno obbligatorie anche il prossimo mese

Atteso un nuovo provvedimento del governo, intanto ha parlato il sottosegretario al ministero della salute Andrea Costa

Si va verso la scadenza del 30 aprile, quando secondo l'ultimo decreto-legge emanato dal governo in materia di restrizioni anti-Covid, dovrebbero poi sparire sia le mascherine obbligatorie che la necessità di esibire il green pass nei più svariati luoghi, dal posto di lavoro agli spazi sociali e ricreativi. Condizionale d'obbligo, tuttavia, poiché come già anticipato, se sulla carta dall'1 maggio 2022 le mascherine non dovrebbero più servire al pari del green pass (salvo rare eccezioni), in realtà nelle prossime ore si attende una nuova mossa del governo.

L'ipotesi più probabile, infatti, è che vengano prorogate alcune restrizioni, su tutte l'imposizione della mascherina obbligatoria in alcuni ambiti. A tal proposito, giungerà verosimilmente giovedì, in ogni caso prima del 30 aprile, un nuovo provvedimento (decreto-legge o ordinanza del ministro della salute). Proprio in tal senso, nelle scorse ore si è espresso il sottosegretario al ministero della salute, Andrea Costa, il quale in un'intervista rilasciata su Rtl 102.5 e ripresa dall'Ansa ha sintetizzato così il suo pensiero: per quanto concerne le mascherine «si continua a mantenere l'obbligo al chiuso e riservarlo in alcune situazioni: trasporti pubblici, cinema, teatri, luoghi dove c'è un affollamento maggiore». In particolare, ha precisato lo stesso sottosegretario Andrea Costa, in tali settori «è ragionevole pensare a una proroga di un mese dell'obbligo», mentre «per tutto il resto si può passare a una raccomandazione». 

In sostanza, secondo le anticipazioni fornite dal sottosegretario Costa, nei seguenti ambiti resterà obbligatorio indossare la mascherina anche nel mese di maggio:

  • Trasporti pubblici.
  • Luoghi dello spettacolo.
  • Altri luoghi dove si crea "affollamento".

Resta da comprendere se basterà la chirurgica in tali circostanze o se verrà richiesta la mascherina di tipo Ffp2. Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, non essendo stati esplicitamente menzionati dal sottosegretario, è verosimile che rientrino nel novero degli ambienti dove sarà sufficiente la "raccomandazione". Ad ogni modo, il sottosegretario Andrea Costa ha precisato che «entro questa settimana verrà presa una decisione», il tutto nell'ottica di «arrivare a un'estate senza restrizioni».

Andrea Costa ha poi ribadito che «negli ospedali si continua a mantenere l'obbligo di vaccinazione fino a fine anno e, per coloro che non lo rispettano, non ci sarà la possibilità di essere reintegrati sul posto di lavoro. Questo - ha spiegato il sottosegretario alla salute - è rimasto un punto fermo del governo». Sul fronte del certificato verde Covid, lo stesso Costa ha confermato che «per tutto il resto, dal primo maggio il green pass non sarà più richiesto», evidenziando come questo «è il vero elemento di cambiamento, il segno tangibile di una fase nuova».

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