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Fondazione Arena, è di nuovo scontro. Tommasi: «Unica strada è ricorrere al vaglio dei giudici»

Consiglio di indirizzo interrotto dai revisori dei conti che abbandonano la riunione quando il sindaco fa intervenire l'avvocato Lamberto Lambertini sulle nomine in Arena di Verona fatte dalla sovrintendente Gasdia

È finita la tregua all'interno del consiglio di indirizzo (cdi) di Fondazione Arena. Dopo l'importante inaugurazione del centesimo festival lirico dell'Arena, con l'esplicita richiesta del sindaco Damiano Tommasi di «lasciare le polemiche negli spogliatoi», si è di nuovo interrotto il dialogo nell'organo che dirige l'ente lirico cittadino.

Dopo l'acceso scontro nato dalla riconferma della sovrintendente Cecilia Gasdia, il clima si era rasserenato all'interno del cdi della fondazione. Una sospensione delle ostilità probabilmente dettata dalla necessità di non rovinare un evento che doveva fissarsi positivamente nella memoria della città: la rappresentazione dell'Aida che ha aperto ufficialmente l'Arena di Verona Opera Festival numero 100. Una strategia che ha funzionato perché il festival si è aperto magnificamente, ma da ieri, 23 giugno, la tregua è finita.

Ed è finita dopo l'approvazione da parte del consiglio di indirizzo del bilancio consuntivo 2022. Via libera che è arrivato all'unanimità e che è stato seguito da un'interruzione della riunione del consiglio causata dall'abbandono della seduta dei revisori dei conti. I tre revisori hanno lasciato la riunione per contestare la presenza dell'avvocato Lamberto Lambertini. Il legale era stato fatto entrare dal presidente di Fondazione Arena e sindaco di Verona Damiano Tommasi per affrontare il punto relativo all'atto di citazione per annullamento della delibera di nomina del consiglio di amministrazione di Arena di Verona. Lambertini avrebbe dovuto illustrare a tutto il consiglio le argomentazioni a sostegno dell'illegittimità della delibera del 6 marzo scorso, quella con cui la sovrintendente Gasdia ha scelto i nuovi vertici della società controllata da Fondazione Arena e usata per gestire gli eventi non lirici nell'anfiteatro. «Ogni tentativo di agire in modo legittimo e corretto a quanto pare risulta proprio invano. Sembra che non ci siano altre strade che ricorrere al vaglio dei giudici. E tutto ciò mi riempie di amarezza», ha commentato Tommasi, esterrefatto per quanto avvenuto ieri.

Inoltre, durante il cdi di ieri, Tommasi ha appreso con stupore che Gasdia ha approvato anche il bilancio di Arena di Verona. Il sindaco è però convinto che la sovrintendente non avesse i poteri per farlo, come spiegato anche da una nota del Ministero della cultura che precisa «il sovrintendete può rappresentare la fondazione in seno all'assemblea della società solo in forza di apposita delibera-delega». E Tommasi ha quindi concluso commentando: «Stigmatizzo il gravissimo gesto compiuto dai revisori dei conti che hanno dimostrato disprezzo nei confronti dell'organo sovrano della fondazione, del suo presidente e anche nei confronti della città. Aggiungo che mi preoccupa la superficialità e l'arroganza con cui vengono affrontati problemi complessi come quelli che fondazione quotidianamente deve gestire».

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