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Attualità Villafranca di Verona / Piazza Papa Giovanni XXIII

«L'ospedale Magalini deve ripartire», flash mob itinerante a Villafranca

Organizzato per sabato mattina alle 11. Ma nei giorni precedenti i comitati veronesi in difesa della sanità pubblica consegneranno all'assessore Lanzarin circa 2.800 firme raccolte ad aprile

Quasi tremila firme per la sanità pubblica ed un flashmob itinerante «per far ripartire il Magalini». Il comitato a difesa dell'ospedale di Villafranca ritiene importante porre l'attenzione su alcune criticità emerse nel periodo post-Covid. E lo farà con due iniziative.

La prima, nei prossimi giorni, insieme agli comitati veronesi in difesa della sanità pubblica, con la consegna all'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin di circa 2.800 firme raccolte ad aprile.
La seconda è una manifestazione per il Magalini di Villafranca che si svolgerà sabato prossimo, 10 giugno. Il ritrovo dato dagli organizzatori è per le 11 in Piazza Giovanni XXIII. Da lì, i partecipanti si sposteranno e raggiungeranno l'ingresso dell'ospedale per chiedere che siano ad esso applicate tutte le funzioni programmate dalla Regione Veneto, ma soprattutto che venga al più presto individuato un primario per il reparto di ortopedia e che venga potenziata tutta l'area materno-infantile.

«Gli operatori sanitari sono stati sottoposti ad un fortissimo stress durante la trasformazione del Magalini in un ospedale-Covid», ricorda Cristina Ceriani, a nome del comitato in difesa del Magalini. Uno stress che, tra pensionamenti, richieste di trasferimento ed insufficienti assunzioni, ha portato ad una carenza di personale anche tra le figure apicali. «Il posto di primario di ortopedia e traumatologia dopo sette anni non è ancora stato coperto - ha evidenziato Ceriani - I reparti di neurologia e pneumologia sono carenti di personale medico. Inoltre in grossa difficoltà è la pediatria che deve essere supportata da medici a gettone oppure della cooperativa. Ed anche per altri reparti è richiesta la presenza di personale esterno».
Inoltre, da oggi, sarà temporaneamente riorganizzato il percorso degli accessi ai trattamenti dei pazienti pediatrici con patologie a basso rischio o bassa gravità. Al pronto soccorso del Magalini, dunque, non ci sarà più una corsia preferenziale (il cosiddetto "Fast Track") per i pazienti pediatrici in codice bianco o codice verde. Garantite invece le prese in carico rapide per i piccoli pazienti con problemi urgenti (quindi con codice giallo, arancio o rosso). «Ma questa situazione non può offrire un’adeguata risposta al bacino d’utenza che deve necessariamente rivolgersi altrove», ha commentato Ceriani.

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