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Attualità Villafranca di Verona / Via Ospedale Marcello Magalini

Un cittadino denuncia: «Costretto ad andare fuori regione per visite ortopediche». La spiegazione dell'Ulss 9

Un veronese ha contatto la nostra redazione per segnalare le situazioni vissute nelle ultime settimane in tema di sanità pubblica. Ricevuta la nostra segnalazione, l'azienda sanitaria si è attivata per verificare quanto accaduto e fornire delucidazioni sul tema

Quello della sanità pubblica rimane un argomento "caldo" per politici e cittadini. Le carenze di medici ed infermieri, le liste di attesa, le strutture, l'efficienza, i fondi da dedicarvi, sono alcuni dei temi sotto la lente d'ingrandimento e sui quali si concentra la discussione. Capita infatti che i cittadini incorrano in disagi al momento magari di effettuare una prenotazione di una visita, trovandosi costretti loro malgrado ad affidarsi ad un privato o ad uscire dalla regione per avere un respnonso in tempi celeri. 
È quanto accaduto ad un nostro lettore, il quale ci ha raccontanto le vicissitudini incontrate negli ultimi mesi con una lettera, sperando di avere una spiegazione dall'azienda sanitaria veronese, l'Ulss 9 Scaligera, la quale si è messa a disposizione per cercare di comprendere quanto accaduto.  

«In questa lettera vi voglio raccontare alcuni aneddoti assai imbarazzanti che mi hanno toccato in prima persona», spiega il cittadino che ha contattato la nostra redazione. «Ad ottobre circa ho deciso di farmi controllare il mio gincchio perché avvertivo un fastidiosissimo dolore. Inizia così l’iter della mia prenotazione tramite il C.u.p dell'Ulss 9 scaligera. Dopo circa due ore di telefonate per collegarmi al suddetto, venivo invitato a ricontattare le strutture perché i macchinari non sarebbero stati funzionanti ed i tempi di attesa quasi alle calende greche. Incredulo contattavo l’ospedale di Peschiera del Garda che, macchinari funzionanti a parte, mi fissava la risonanza magnetica per il giorno 14 febbraio 2024 al ginocchio e per il giorno 24 maggio 2024 l’ecografia alla spalla. Demoralizzato ed avvilito, oltre che dolorante, chiamavo la struttura sanitaria di Volta Mantovana, dovendo recarmi fuori regione ma almeno certo di essere preso in considerazione e così fu. Due giorni dopo, RM ginocchio sinistra effettuata da loro. Pazzesco».

Al Magalini i problemi riguarderebbero anche le difficoltà nel parcheggiare l'auto per chi ha bisogno di usufruire dei servizi ospedalieri: «Sbollentato il nervoso grazie alle feste natalizie che ci rendono tutti più buoni, non più tardi di martedì 16 Gennaio 2024 alle ore 09.20 mi reco al solito ospedale di Villafranca per il ritiro dei farmaci presso la farmacia del medesimo. Ammetto che il personale è davvero gentile, preparato e davvero cortese ma ragazzi miei, 52 minuti in macchina per trovare un parcheggio... D’altra parte era facile immaginare che decentrando tutto su un unico ospedale ci sarebbero stati questi problemi di viabilità e di posti auto, con l’aggravante della polizia locale che fa man bassa di verbali per divieto di sosta».

Il problema dell'assenza di medici emerge nella terza situazione denunciata dal nostro lettore: «Concludo con giovedì 18 Gennaio 2024. Una persona a me cara mi chiede cortesemente di provare a prenotare una visita ortopedica pediatrica al figlio quattordicenne perché lei è impossibilitata per cause lavorative. Alle ore 10 mi attacco al telefono per prenotare a San Bonifacio ma mi viene riferito che i tempi sono biblici, si andrà a giugno. Così chiamo Legnago e anche li si parla di giugno-luglio. Decido cosi di contattare lo 045 24552 cup ospedale Villafranca-Bussolengo. Dopo esattamente 37 minuti di attesa una voce mi risponde e dopo avermi fatto il terzo grado, chiedendomi giustamente tutte le informazione del caso, mi risponde testuali parole "Signore mi scusi la interrompo, purtroppo l’ortopedico pediatrico non c'è, è andato in pensione e lo devono ancora rimpiazzare, provi in altre strutture". Fenomenale!
Con il nervoso che sfiorava livelli atipici, ricomponevo il numero telefonico del cup ospedale Volta Mantovana. 6 minuti di attesa, visita prenotata il giorno 2 febbraio. Che aggiungere...». 

Dall'azienda sanitaria specificano che il tema relativo ai parcheggi dell'ospedale di Villafranca è di competenza comunale, mentre per quanto riguarda le altre due vicende l'Ulss 9 Scaligera ha effettuato le verifiche del caso spiegando che «non risulta che nel mese indicato dall'utente (ottobre) ci sia stato un fermo macchina della RM di Villafranca. Si conferma altresì che al momento non è possibile prenotare visite di ortopedia pediatrica negli ospedali di Villafranca e Bussolengo in quanto il medico responsabile è andato in pensione. È stato richiesto il turn over ma purtroppo, a causa delle note difficoltà nel reperire specialisti, al momento non si è riusciti a reperire un ortopedico con analoghe competenze per sostituirlo».

Dall'azienda sanitaria concludono poi fornendo alcune spiegazioni in merito al metodo e all'occorrente per la prenotazione: «Rispetto alla prenotazione tramite CUP, dalle evidenze in possesso dell'Azienda risulta che l'utente abbia contattato esclusivamente il CUP del Distretto 4 e che l'attesa massima dell'utente per parlare con l'operatore CUP dell'ULSS 9, è stata di 13 minuti.
Inoltre, l'impegnativa con priorità entro 30 giorni dalla data di prenotazione non è erogabile in forma urgente.
Nel caso in cui l’operatore del CUP non fornisca immediata disponibilità alla prenotazione, si può fare richiesta di essere presi in carico e posti in lista d’attesa con onere di ricontatto, dopo l’individuazione della possibile prenotazione.
Si ricorda che è sempre possibile effettuare la prenotazione anche online attraverso l'apposita app "Sanitàkmzero Ricette" attraverso la quale il CUP prende in carico le impegnative e fornisce appuntamento per email quando vi è disponibilità».

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