rotate-mobile
Attualità San Zeno / Via Città di Nimes

«Completare a giugno cantiere di Via Città di Nimes è obiettivo irrealistico»

Sopralluogo di tecnici e soci dell'associazione "Giuseppe Barbieri" sul luogo dei lavori: «Smascherata frottola della consegna al 10 aprile, non ci sarebbero state le condizioni per asfaltare la corsia principale»

Giustificazioni che non starebbero in piedi e la promessa di una riapertura a giugno giudicata non realizzabile. Sabato scorso, 13 aprile, l'associazione "Giuseppe Barbieri" ha svolto un sopralluogo sul cantiere di Via Città di Nimes. Cantiere che in questi giorni del Vinitaly avrebbe dovuto concedere un sollievo alla viabilità veronese con un sottopasso a viabilità provvisoria. Sottopassaggio che non è stato completato in tempo, nonostante le promesse del Comune di Verona e dell'azienda responsabile Amt3.

I tecnici ed i soci dell'associazione Gian Arnaldo Caleffi, Vincenzo Vasapolli, Filippo Bonini, Luciano Rebonato e Marco Bacchini hanno verificato quanto finora è stato realizzato e le condizioni di ammaloramento delle strutture del 1990. In base alla versione ufficiale del Comune di Verona, infatti, proprio l'ammaloramento di queste strutture è la causa del mancato completamento del sottopasso in tempo per il Vinitaly. Ma per Caleffi e Vasapolli, il deterioramento è così evidente che non può aver colto di sorpresa chi doveva controllare. «Chi non ha controllato per tempo? - si chiedono il presidente e il portavoce dell'associazione "Giuseppe Barbieri" - Il progettista che avrebbe dovuto esaminare lo stato di conservazione delle strutture preesistenti o il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione che non si è posto il problema degli eventuali rischi che correvano i lavoratori operando nei pressi di strutture a rischio di cedimento? Se nessuno dei due l’avesse fatto il verificatore del progetto avrebbe dovuto chiedere spiegazioni e il validatore del progetto verificato avrebbe dovuto chiederne conto al verificatore. E il direttore dei lavori ha esaminato le condizioni delle strutture in cantiere? E se non l’avesse fatto, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione non ha avuto nulla da ridire? E il collaudatore, nulla da eccepire?».

cantiere via città di nimes sopralluogo associazione barbieri

Durante il sopralluogo, il gruppo di tecnici hanno visto un demolitore abbattere una porzione dei pali realizzati nel 1990, deducendo che le strutture non saranno consolidare ma sostituirle. «Ma fra demolizione dei vecchi pali, casseratura di quelli nuovi, armatura e getto del calcestruzzo, tempi della sua maturazione, collaudo statico e realizzazione delle finiture, l'obiettivo di finire a giugno è irrealistico - hanno commentato - E la vista del cantiere è impietosa: si vede che ci sono tombini privi di collegamento, quindi manca il completamento dei sottoservizi. Ammaloramento a parte, la frottola della consegna al 10 aprile è stata smascherata, non ci sarebbero state comunque le condizioni per asfaltare la corsia principale. E qual è stato il ruolo di Amt3 in tutta questa vicenda? Perchè non ha esercitato le forme di controllo preventivo necessarie per evitare che una sorpresa come questa si sia verificata alla vigilia della consegna dell’opera?».

Caleffi e Vasapolli hanno infine concluso ricordando che la loro associazione aveva proposto la copertura del Canale Camuzzoni per creare una strada in cui deviare il traffico durante le fasi dei lavori. Strada che sarebbe diventata una pista ciclabile dopo la chiusura del cantiere. «A quest’ora la copertura sarebbe realizzata, il traffico deviato su di essa e lo scavo potrebbe avvenire in sicurezza e tranquillità, senza creare disagi ai cittadini».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Completare a giugno cantiere di Via Città di Nimes è obiettivo irrealistico»

VeronaSera è in caricamento