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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità San Zeno / Via Città di Nimes

Effetto cantiere filobus nel trasporto pubblico: passeggeri aumentati del 10%

Il dato è stato comunicato dall'assessore Ferrari che evidenzia frequenze degli autobus «sempre più ravvicinate in prossimità del centro città, con cadenza ogni cinque minuti in ora di punta»

Sembra che gli automobilisti e gli utenti della strada si siano ormai abituati alla nuova viabilità di Verona. I problemi di traffico per il cantiere del filobus in Via Città di Nimes sono sempre meno gravi, ma l'attenzione del Comune e di Amt3 resta alta. Presto, infatti, ai lavori per l'unificazione dei due sottopassi se ne aggiungeranno altri, sempre legati alla filovia. «Stiamo predisponendo una campagna di comunicazione massiva che contribuirà a fornire quotidianamente informazioni dettagliate - ha dichiarato il presidente di Amt3 Giuseppe Mazza - Il nostro scopo, oltre a coordinare le operazioni per giungere al completamento dell'opera, è volto a ridurre al minimo gli inconvenienti. E ricordo che da giugno il cronoprogramma porterà all'individuazione di nuove aree di lavoro anche nelle zone periferiche, senza però che le stesse creino ulteriori criticità correlate con il cantiere principale di Via Città di Nimes».

E con i veronesi che hanno preso sempre più le misure alla nuova viabilità, diminuiscono anche le lamentele per i ritardi del trasporto pubblico e i tempi di percorrenza allungati per il traffico privato. Lamentele che hanno riguardato anche i consigli del Comune di Verona, il quale suggerisce sempre di utilizzare la bicicletta per gli spostamenti brevi, o di valutare altre alternative all'automobile, come gli autobus, i monopattini, i ciclomotori e i motocicli, oltre che l'andare a piedi.
Un suggerimento criticato dal presidente di Aci Verona Adriano Baso, il quale ha commentato ironicamente: «Beati quelli che possono andare in bici, ma gli altri come fanno?». A questa domanda retorica ha voluto però rispondere l'assessore alla mobilità di Verona Tommaso Ferrari, il quale ha ricordato che il messaggio del Comune «non è mai stato univoco». Quella del Comune non sarebbe dunque «demagogia ecologista», come denunciato da Baso, ma un semplice suggerimento rivolto a chi ha una valida alternativa all'auto, come ad esempio «il trasporto pubblico locale, che nelle ultime settimane ha segnato un incremento di passeggeri superiore al 10%, forte di frequenze sempre più ravvicinate in prossimità del centro città, con cadenza ogni cinque minuti in ora di punta - ha replicato Ferrari - Per coloro invece che si devono spostare in orari non compatibili con la piena efficienza dei mezzi pubblici, di notte principalmente o quando non è previsto grande traffico, il problema non sussiste con ogni tipo di mezzo, automobili incluse».

«Ricordo inoltre che il filobus non soltanto restituirà grande respiro al servizio del trasporto pubblico locale, ma avrà anche riverbero di benessere sul flusso circolatorio delle autovetture - ha concluso l'assessore Ferrari - È bene essere consapevoli che l'avvio dell'opera ha generato sicuramente qualche tribolazione iniziale, ma il risultato finale andrà a compensare e trasformerà i fastidi in opportunità. La modifica viabilistica attuata in presenza del cantiere di Via Città di Nimes, è evidente come non sia propedeutica al miglioramento delle condizioni di deflusso del traffico, ma deve essere letta in ottica futura, proiettando gli spostamenti a lavori finiti. Il fatto che il sacrificio al momento sia concentrato in poche decine di minuti al giorno, sta a significare di quanto i disagi siano contenuti, grazie anche al costante apporto della polizia locale, sempre disponibile ad aiutare gli automobilisti».

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