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Ca' del Bue, nessuna sospensione. Per il nuovo impianto solo una proroga

Il procedimento di autorizzazione del progetto è in fase iniziale e Agsm-Aim ha spiegato che in questa fase non era possibile chiedere una sospensione. Ma questo ha aumentato la diffidenza

Una proroga, ma non una sospensione per la procedura di autorizzazione del nuovo impianto di smaltimento dei rifiuti a Ca' del Bue. L'indiscrezione è stata confermata da Agsm-Aim, l'azienda che ha presentato il progetto alla Regione Veneto e che vuole comunque mantenere l'impegno di sottoporlo ad una valutazione di impatto sanitario. La mancata sospensione, però, ha reso più solida la diffidenza dei contrari all'impianto.

«La sospensione della procedura per la valutazione di impatto ambientale del nuovo inceneritore di Ca' del Bue non ci sarà - ha dichiarato Daniele Nottegar per il comitato Salute Verona - E quindi alla documentazione depositata in Regione per l'esame dei cittadini non verrà aggiunta la valutazione di impatto sanitario che il presidente di Agsm-Aim aveva annunciato con grande enfasi. Ci sarà solo un allungamento dei termini per la presentazione delle osservazioni. Quindi tutte le belle parole sulla salvaguardia della salute dei cittadini da parte del proponente erano solo aria fritta». E non solo a Verona, ma anche a San Giovanni Lupatoto, dove è forte l'opposizione al nuovo impianto, ora si guarda ad Agsm-Aim con maggiore sospetto.

L'azienda ha spiegato che il procedimento per ottenere l'autorizzazione della Regione Veneto è ancora in fase iniziale ed in questa fase non era possibile chiedere una sospensione. Agsm-Aim ha fatto allora richiesta per una proroga che da Venezia potrebbe essere concessa a breve. Questa proroga allungherà i tempi fino a fine marzo per la presentazione delle osservazioni che possono migliorare l'impianto o che possono convincere a non autorizzarlo.

Ma tra la documentazione allegata al progetto non ci sarà la valutazione di impatto sanitario promessa da Agsm-Aim per tranquillizzare che era intimorito dalla riattivazione dei bruciatori di Ca' del Bue. L'azienda vuole infatti utilizzare la struttura di San Michele per smaltire i fanghi di depurazione attraverso l'essiccazione e la combustione. E questo, secondo i contrari, porterà maggiore inquinamento nell'aria e nei terreni circostanti. Per Agsm-Aim, invece, l'impianto non produrrà nuovo inquinamento, anzi lo ridurrà. E per convincere gli scettici vuole sottoporre il progetto ad una valutazione di impatto sanitario. I risultati di questa valutazione, però, non potranno essere aggiunti alla procedura di autorizzazione in Regione per mancanza di tempo utile. Comunque, l'azienda ha assicurato che la valutazione di impatto sanitario sarà lo stesso fatta.

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