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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità San Michele / Via Matozze

Ca' del Bue, in circoscrizione si discute sul nuovo impianto. Presidio in Piazza del Popolo

Manifestazione organizzata da Per Salute Verona per chiedere lo stop al nuovo progetto presentato da Agsm-Aim per l'essiccamento e lo smaltimento dei fanghi di depurazione

A Verona cominciano a mobilitarsi i contrari al nuovo impianto di essiccamento e smaltimento dei fanghi di depurazione che Agsm-Aim intende attivare a Ca' del Bue. Mentre l'azienda punta addirittura ad ingrandirlo ed i Comuni vicini coordinano le loro iniziative.

Lunedì prossimo, 19 febbraio, Agsm-Aim comincerà una serie di presentazioni pubbliche del nuovo progetto in cantiere a Ca' del Bue. Dopo aver messo in funzione un biodigestore, l'azienda vuole sfruttare la struttura presente nel quartiere di San Michele per avviare anche un impianto che possa essiccare e smaltire fanghi organici. Per questo, Agsm-Aim ha chiesto l'autorizzazione alla Regione Veneto, aggiungendo però recentemente una variante al progetto iniziale. La multiutility controllata dai Comuni di Verona e Vicenza ha voluto aumentare la capacità dell'impianto, portando i volumi da 100mila a 110mila tonnellate di fanghi all'anno. Un dettaglio che insieme agli altri sarà mostrato ai cittadini durante il primo degli incontri pubblici organizzati da Agsm-Aim, lunedì 19 febbraio alle 18.30 nell'Auditorium Verdi di Veronafiere.

E se già prima era forte il sentimento contrario al nuovo impianto, con l'ipotizzato ampliamento lo sarà ancora di più. Tanto che nel capoluogo l'associazione Per Salute Verona ha organizzato un presidio davanti alla sede della settima circoscrizione, in Piazza del Popolo, a San Michele Extra. Con questo presidio, l'associazione chiede di bloccare l'iniziativa di Agsm-Aim, la quale sarà discussa questa sera dal consiglio di circoscrizione. Il consiglio è in programma alle 20.30, mentre il presidio in piazza avrà inizio alle 20.15.

Ma anche attorno a Verona, la proposta di Agsm-Aim ha messo in allerta la popolazione. In particolare, il Comune di San Giovanni Lupatoto è alla ricerca di un tecnico che possa valutare nel dettaglio il progetto dell'azienda e produrre una perizia da presentare alla Regione, sperando in questo modo di convincerla a negare l'autorizzazione al nuovo impianto. All'iniziativa di San Giovanni Lupatoto si sono accodate anche le amministrazioni di San Martino Buon Albergo e di Zevio, che probabilmente chiederanno allo stesso tecnico di eseguire delle perizie anche per i loro territori.

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