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Ana Verona: «Nessuna polemica contro Verona Pride. Siamo per la libertà di ciascun individuo»

Gli alpini veronesi stoppano la strumentalizzazione per la decisione di svolgere al sacrario militare e non in Piazza Bra una commemorazione dei caduti concomitante con la manifestazione della comunità lgbtq

Spente sul nascere le scintille polemiche che si sono create per la concomitanza di due diversi eventi nella giornata di domani, 16 luglio, a Verona. I due eventi sono il campionato nazionale di tiro a segno dell'Ana (Associazione nazionale alpini), in programma in questo fine settimana al poligono di Via Magellano, ed il Verona Pride di sabato in Piazza Bra.
Già attorno alla manifestazione della comunità lgbtq si era creata una discussione per l'annunciata partecipazione del sindaco Damiano Tommasi. A questa si è aggiunta una "comunicazione urgente" della commissione sportiva nazionale di Ana da cui però gli alpini veronesi si sono subito dissociati.

La "comunicazione urgente" rivolta alle sezioni dell'Ana che partecipano al campionato di tiro a segno ricordava un cambio di programma dovuto appunto alla concomitanza con il Verona Pride di sabato 16 luglio. Solitamente, infatti, gli alpini svolgono durante questo tipo di manifestazioni una commemorazione ai caduti sotto la targa del VI Reggimento Alpini in Piazza Bra. Solo che la cerimonia era prevista proprio durante il Verona Pride e così Ana Verona ha deciso di spostare la commemorazione al sacrario militare del cimitero monumetale.

Questa "comunicazione urgente" è stata però fatta circolare sui social network ed è nata una polemica soprattutto su un passaggio in cui si legge «non è auspicabile che le "piume di struzzo" si mescolino con le "penne nere"». E nel messaggio viene inoltre spiegato che la commemorazione sarebbe stata spostata per non sminuirne «il valore morale».

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Sul fuoco delle polemiche ha però gettato acqua l'Ana di Verona che ha confermato di non aver mai inoltrato o diffuso la "comunicazione urgente", dissociandosi dal suo contenuto. La sezione scaligera dell'Associazione nazionale alpini ha spiegato di aver deciso in completa autonomia alcune settimane fa di svolgere la cerimonia di commemorazione dei caduti e la deposizione della corona all'interno del sacrario militare. «Si tratta di una scelta di opportunità e non certo ideologica, presa per l'esigenza di favorire un momento di raccoglimento ed evitare assembramenti, così come abbiamo sempre fatto soprattutto negli ultimi due anni e che continuiamo a fare considerato l'aumento esponenziale dei contagi di queste settimane - ha spiegato il presidente di Ana Verona Luciano Bertagnoli - Quanto al Verona Pride e alle strumentalizzazioni che ne sono seguite, ci tengo a sottolineare che noi siamo per la libertà di espressione e per la libertà di ciascun individuo, da difendere sempre e comunque».

E semmai ci fosse bisogno di suggellare la pace tra Ana e Verona Pride, ci penserà il sindaco Tommasi, il quale non parteciperà soltanto alla manifestazione arcobaleno di Piazza Bra ma sarà presente anche alla cerimonia al sacrario militare e alle premiazioni della due giorni dei campionati nazionali di tiro a segno.

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