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Il vaccino dell'asse Verona-Roma pronto a settembre e lo Stato investe 81 milioni di euro

Il ministro Speranza: «Lo stato italiano entra con capitale pubblico in ReiThera che sta sviluppando il vaccino anti-Covid». Il presidente Aifa Palù: «Vaccino italiano a settembre»

Alcuni milioni di dosi del vaccino dell'azienda Reithera potranno essere somministrate da settembre. A rivelarlo è stato direttamente il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, durante la trasmissione "Buongiorno" in onda su Sky TG24. Secondo quanto affermato dal presidente dell'Aifa Giorgio Palù, «sarà possibile somministrare alcuni milioni di dosi del vaccino italiano, ma non prima di settembre». Le dosi del vaccino, ha poi aggiunto il professor Giorgio Palù,«potrebbero integrare la disponibilità di oltre 200 milioni di dosi che era stata messa in preventivo d'acquisto, ma che sta ritardando». 

Il vaccino di Reithera, oltre che in fase di sperimentazione all’Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, lo è anche presso il Centro Ricerche Cliniche di Verona all'ospedale di Borgo Roma. Un'altra importante notizia di queste ore a tal riguardo, è quella che il CdA di Invitalia ha approvato il contratto di Sviluppo presentato da Reithera che finanzia un investimento industriale e di ricerca da 81 milioni di euro. «È un accordo importante per ridurre la dipendenza del nostro Paese in un settore delicatissimo per la tutela della salute dei nostri cittadini - spiega il Commissario straordinario per l’emergenza Covid ed Amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri - La produzione italiana di vaccini andrà ad aggiungersi a quelle realizzate all’estero, rafforzando la capacità di risposta nazionale alla pandemia e accelerando così l’uscita dalla crisi».

Secondo quanto si legge in una nota ufficiale dell'azienda, «Reithera ha già concluso, anche grazie ad un finanziamento della Regione Lazio ed in collaborazione con l’Istituto Spallanzani, la Fase I della sperimentazione, che ha dimostrato la sicurezza e l’"immunogenicità" del vaccino. Ora, anche grazie a questo ulteriore investimento, si passa allo stadio successivo, relativo ai test di sicurezza ed efficacia. L’obiettivo è arrivare in tempi rapidi ad ottenere le necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità di vigilanza sia europee che italiane per poter somministrare il vaccino». In base a quanto spiegato nella stessa nota, «Invitalia acquisirà una partecipazione del 30% del capitale della società, a seguito di un aumento del capitale di Reithera».

In merito è intervenuto anche lo stesso ministro della Salute dell'attuale governo dimissionario, Roberto Speranza: «Lo stato italiano entra con capitale pubblico in ReiThera, l’azienda di Castel Romano che sta sviluppando il vaccino anti-Covid. È una scelta giusta e importante. Da questa crisi dobbiamo uscire più forti per garantire la salute delle persone oggi e domani». 

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