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Sindromi simil-influenzali in Veneto: la Regione rafforza le attività di sorveglianza

«La pandemia SARS-CoV-2/Covid19 ha confermato, da un lato, l’imprevedibilità della diffusione di patogeni capaci di causare epidemie o pandemie e, dall’altro, la necessità di essere pronti ad attuare tutte le misure per contenerli sul piano locale, nazionale e globale», sottolineano dalla Direzione Prevenzione

«Con una specifica delibera di fine dicembre, la Regione del Veneto ha voluto rafforzare le attività relative alla sorveglianza delle sindromi simil-influenzali causate da patogeni respiratori a potenziale carattere pandemico, in linea con gli obiettivi strategici già delineati nell’ambito del Piano pandemico regionale 2021-2023. La pandemia SARS-CoV-2/Covid19 ha confermato, da un lato, l’imprevedibilità della diffusione di patogeni capaci di causare epidemie o pandemie e, dall’altro, la necessità di essere pronti ad attuare tutte le misure per contenerli sul piano locale, nazionale e globale».

Lo sottolinea la Direzione Prevenzione della Regione Veneto.

«Per questo motivo – aggiungono i tecnici regionali - è necessario disporre di differenti sistemi di sorveglianza e di allerta rapida, che consentano di avere una rappresentatività epidemiologica e virologica dei patogeni circolanti nel nostro territorio durante tutto l’anno, così come previsto dal Piano Pandemico Nazionale e Regionale con l’obiettivo prioritario di identificare tempestivamente segnali di allerta e monitorare la circolazione dei principali patogeni di interesse. Il sistema di sorveglianza dei casi di sindromi simil influenzali (ILI), oggi denominato RespiVirNet, si basa su una rete di "medici sentinella" costituita da MMG e di PLS, reclutati dalle aziende Ulss su base volontaria, che segnalano quanti casi hanno osservato tra i loro assistiti ogni settimana. I medici sentinella, insieme anche ad altri medici operanti nel territorio e negli ospedali, collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per conoscere quali virus stanno circolando (es. virus influenzali, parainfluenzali, SARS-CoV-2, virus respiratorio sinciziale, rinovirus, adenovirus). La raccolta e l’elaborazione dei dati – proseguono - è effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che produce un rapporto settimanale sull’andamento e sulla circolazione dei diversi patogeni respiratori. Questa sorveglianza è già attiva da molti anni nel periodo che va da ottobre e marzo. La Regione Veneto, seguendo le raccomandazioni del Ministero della Salute manterrà attivo il sistema durante tutto l’anno, consentendo di identificare eventuali anomalie nei quadri respiratori sindromici anche al di fuori del periodo stagionale tipico. In vista di questa necessità, già a luglio 2023, durante un incontro a Venezia con la rappresentanza dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, sono state discusse e condivise le strategie regionali sui medici sentinella. La programmazione dell’attività di sorveglianza prevista dalla Regione Veneto è allineata con i parametri di rappresentatività statistica previsti dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità (144 medici per la sorveglianza epidemiologica, di cui 72 svolgono anche la virologica). Tali indicazioni sono state comunicate alle aziende sanitarie con nota della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare Veterinaria prot. 563160 del 17/10/2023 con l’indicazione di diffusione della nota a tutti gli attori coinvolti nell’attività di sorveglianza».

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