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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Cinque anni fa il referendum sull'autonomia, Zaia: «Ora non ci sono più alibi»

Dal nuovo governo, Zaia non vuole sentire scuse. «L'esecutivo che si sta insediando ha le forze politiche che hanno sostenuto il referendum. Bisogna arrivare al risultato»

Domani è il 22 ottobre 2022. Domani saranno dunque passati cinque anni dal referendum con cui i veneti votarono a favore dell'autonomia. Cinque anni, di cui due di piena pandemia di Covid-19, ma anche cinque governi che non hanno dato risposta alla richiesta di maggiore competenze da parte della Regione Veneto.

«Ora però non ci sono più alibi». A dirlo, a Venezia Today, è stato il presidente della Regione Luca Zaia a margine della cerimonia di avvicendamento al comando della guardia di finanza del Veneto. «Questi cinque anni non sono passati inutilmente, perché abbiamo fatto i compiti per casa - ha spiegato Zaia - Abbiamo affrontato il tema giuridico delle singole 23 materie e la ricaduta nel nostro territorio. L'operazione è pronta».

L'autonomia, però, dovrà passare attraverso il nuovo esecutivo in fase di formazione a Roma. E proprio dal nuovo governo, Zaia non ammette più scuse. «L'esecutivo che si sta insediando - ha aggiunto il presidente della Regione Veneto - ha le forze politiche che hanno sostenuto il referendum. Bisogna dare risposta ai 2 milioni e 273mila veneti che hanno votato. Non ci sono scuse, bisogna arrivare al risultato». Un risultato che per Zaia non è né più né meno che «l'applicazione della Costituzione, e se qualcuno ha cambiato idea - ha concluso - dovrà chiedere che la Costituzione diventi centralista e non federalista come oggi».

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