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Nomine Ulss e polemiche. Puppato e Tosiani all'attacco del Governatore Zaia

Dopo le nomine dei nuovi direttori sanitari delle ULSS venete voluti dal Governatore della Regione Luca Zaia, sono piovute critiche da ogni dove. I tosiani in particolare rimproverano a Zaia di aver creato "province di serie A ed altre di serie B"

Polemiche a fiumi dopo le nomine ULSS volute dal Governatore della Regione Veneto Luca Zaia. Ad attaccare l'esponente della Lega Nord è anzitutto Laura Puppato: "Con le nuove nomine dei direttori sanitari delle ULSS venete, Luca Zaia esautora il Consiglio Regionale di ogni potere e attua una riforma nonostante non sia stata ancora approvata e nonostante nei territori sia contrastata da amministratori e cittadini. Come sempre succede quando non si seguono le regole democratiche, si salva chi ha appoggi e perde chi non ce li ha".

A dirlo è proprio Laura Puppato, commentando le nomine dei nuovi direttori generali, la quale poi aggiunge: "Non è un caso che a Bassano, da dove proviene l'assessore al sociale, si mantiene l'autonomia da Vicenza, mentre a Treviso, a Padova e a Verona le ULSS vengono, di fatto, accorpate - ha spiegato la senatrice - ma la cosa più grave è che il Consiglio viene surclassato e demonetizzato, mentre si va avanti con l'applicazione di una riforma in aperto contrasto con il piano socio-sanitario approvato, proprio dal Consiglio, solo nel 2013".

Aspre critiche nei confronti di Zaia provengono anche dagli esponenti della Lista Tosi che attaccano: “I Veneti non sono tutti uguali – affermano i consiglieri tosiani Maurizio Conte, Giovanna Negro, Andrea Bassi e Stefano Casali riguardo alla nomina dei manager delle aziende sanitarie – e lo si evince chiaramente da come sono stati trattati i cittadini delle sette province. L’Ulss n.15, premiata in Italia come miglior azienda sanitaria che esprime ben 2 assessori regionali, esce da queste nomine con le ossa rotte, o meglio, non si merita un direttore generale. Lo stesso l’Ulss 22 che registra attivi di bilancio da parecchi anni, tanto da "prestare" risorse all'azienda ospedaliera di Verona, nonostante una delle quote capitarie più basse di tutto il Veneto. In compenso, i cittadini della provincia di Vicenza e Venezia possono esultare, per loro ben due direttori generali: non si capisce il criterio di suddetta spartizione ma risulta chiaro chi conta davvero all’interno della maggioranza”.

“Il Bassanese – aggiungono i tosiani – diventa praticamente autonomo e così anche il Veneto Orientale (unica Ulss con un direttore generale confermato), ma con quale legittimità? Il risparmio e la razionalizzazione nella sanità tanto profetizzata da Zaia2, dove sono finiti? Ci aspettavamo quantomeno coerenza – proseguono i tosiani - Zaia e i suoi per mesi ci hanno raccontato che sarebbero stati intransigenti sulle Ulss provinciali ed oggi se la rimangiano, ma solo per alcune; nei fatti, invece, si è abdicato a questo principio e si sono create province di serie A e di serie B. Perché per esempio il bassanese merita di essere autonomo rispetto a Vicenza, mentre la bassa veronese (oggi nell'Ulss 21) o l'ovest veronese (oggi nell'Ulss 22) no? Di sicuro oggi l’amministrazione Zaia2 non ha reso un buon servizio ai cittadini – concludono i consiglieri – e in tutto questo “calderone” di nomine non è stata nemmeno presa in considerazione la nostra proposta sull’Ulss pedemontana una risposta intelligente alla razionalizzazione della spesa che metteva al centro i nostri cittadini e non le careghe!”.

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