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Contro lo smog cittadino ecco le idee del Tavolo Tecnico Zonale

La seduta plenaria convocata dall'assessore Venturi ha ipotizzato di estendere il blocco del traffico anche ai diesel euro 2, ma con orari di fermo più flessibili per andare incontro ai lavoratori

Oggi, al Palazzo Scaligero, il vice presidente e assessore all'Ambiente Fabio Venturi ha convocato la seduta plenaria del Tavolo Tecnico Zonale. Erano presenti i rappresentanti dei 98 Comuni veronesi, delle Ulss 20, 21 e 22, il direttore e i tecnici Arpav. La seduta è stata convocata per raccogliere osservazioni e proposte da parte dei Comuni veronesi in relazione alle azioni di base per il contenimento dell'inquinamento atmosferico in vista dell'inverno 2012-2013.

“Quello di oggi – spiega l'assessore Venturi - è un incontro importante per la raccolta di idee, proposte e suggerimenti sulla qualità dell'aria. Abbiamo preso in esame provvedimenti che formalizzeremo nel Tavolo decisorio di settembre, ma posso già dire che alzeremo il blocco della circolazione ai veicoli euro 2 diesel, come già accade in tutte le province del Veneto e della Lombardia. Eravamo rimasti gli ultimi ed ora ci adeguiamo, ma andremo incontro alla gente attuando un blocco limitato: meno ore di fermo della circolazione in modo da consentire ai cittadini di recarsi al lavoro, di poter pranzare e rientrare a casa con la propria auto. Un atto dovuto, ma anche l'unica direzione possibile”.

“Noi oggi – ha specificato Venturi - blocchiamo euro 0 ed euro 1 diesel  per un totale di 8.000 veicoli.  Con questo nuovo provvedimento ne aggiungiamo quasi 28mila, un numero assai significativo. Fino allo scorso inverno, inoltre, il blocco era di 9 ore - dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.30. L'ipotesi su cui stiamo lavorando prevede di fermare i mezzi dalle 8.30 alle 12.30  e dalle 14 alle 17, orario che agevolerebbe il rientro dei lavoratori con la propria auto. Questo perché incidere sugli euro 2 vuol dire interessare un consistente numero di persone e quindi, se da un lato penalizziamo, dall'altro cerchiamo di essere un po' più elastici incidendo sull'orario e passando da 9 a 7 ore di blocco”.

“Con i rappresentanti dei Comuni – ha quindi concluso l'assesore - abbiamo concordato poi sulla necessità di esercitare un maggior controllo sul riscaldamento domestico, che incide per il 40% sulle polveri sottili. I dati in nostro possesso infatti segnalano un dispendio energetico eccessivo, cui si può porre rimedio semplicemente abbassando di uno o due gradi la temperatura nelle nostre case o ottimizzando la programmazione del riscaldamento. Un altro importante tema affrontato è quello dei mezzi agricoli che, essendo per il 90% vecchi, entrerebbero nel nuovo blocco. Risulta chiaro che dovranno essere esentati dal nuovo provvedimento, in quanto fermare la circolazione vorrebbe dire impedire il lavoro e quindi bloccare  l'agricoltura.”

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