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Comprensorio di Isola della Scala: 3652 firme e un appello alla Regione per i servizi sanitari

La consigliera veneta del PD, Anna Maria Bigon, ha interrogato l'assessore Lanzarin per sapere se la giunta intende «colmare questo ormai insostenibile divario dando seguito alle richieste dei cittadini»

Da cinque anni il comprensorio di Isola della Scala, cui afferiscono i comuni di Isola della Scala, Erbè, Nogarole Rocca, Trevenzuolo e Vigasio, è sguarnito dei servizi sanitari principali come quelli ambulatoriali, diagnostici e riabilitativi essenziali. «L’incontro promosso dal sindaco di Isola della Scala il 12 aprile scorso con il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi e l’assessora regionale alla Sanità Manuela Lanzarin sembra non aver prodotto l’effetto desiderato», a dirlo è la consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Maria Bigon, che hai primi di agosto ha interrogato l'assessore Lanzarin per sapere se la giunta intende «colmare questo ormai insostenibile divario dando seguito alle richieste dei cittadini, che comprendono: la realizzazione del Punto di Primo Intervento h24, con automedica, peraltro previsto anche dalle Schede Regionali del 2019; il potenziamento dei servizi diagnostici e ambulatoriali specialistici; la realizzazione e attivazione dell’Ospedale di Comunità e della Casa di Comunità». 

«Nel frattempo, nel corso del mese di maggio 2023, un cartello di associazioni con capofila il Comitato per l’ospedale di Isola della Scala di cui fanno parte anche Avis, Aido, Fevoss, Grida, Diabetici, Associazione Isolana Pensionati, Piccola Fraternità e Cooperativa Sociale “La Scintilla”, ha promosso una petizione tra gli abitanti del comprensorio raccogliendo ben 3652 firme, già notificate il 31 maggio scorso, finalizzate ad ottenere il Punto di primo intervento, il potenziamento dei servizi ambulatoriali e diagnostici; l’ospedale e la Casa della Comunità.
Di più – prosegue Bigon – nel corso del mese di luglio 2023 i contenuti della petizione sono entrati a far parte di una mozione approvata dai Consigli Comunali di Erbè, Nogarole Rocca e Trevenzuolo. Con questa interrogazione – conclude Bigon – intendo stimolare l’assessora a dare finalmente una risposta adeguata alle istanze dei cittadini che chiedono niente di più di quanto già espressamente previsto dalle schede sanitarie regionali del 2019, rimaste inattuate fino ad oggi, o di quanto programmato in fatto di applicazione della Missione 6 del Pnrr».

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