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Revisione del Piano di assetto del territorio a Verona: nuovo incontro tra amministrazione, consiglieri e circoscrizioni

La vicesindaca Bissoli ha spiegato che con la revisione del Pat si punta a «una rigenerazione che non può essere solo edilizia, ma anche sociale»

Prosegue il percorso partecipativo avviato dall’amministrazione comunale di Verona in merito alla revisione del Piano di Assetto del Territorio (Pat). Nella giornata di venerdì 23 febbraio, la vicesindaca e assessora alla pianificazione urbanistica Barbara Bissoli ha incontrato i presidenti e le presidenti di circoscrizione, i consiglieri e le consigliere comunali e i responsabili delle commissioni urbanistiche delle circoscrizioni. L’invito all’incontro, secondo quanto riferito in una nota del Comune, è stato infatti mandato a tutti i consiglieri e le consigliere e a tutti i e le presidenti di circoscrizione.

«In questo contesto - rivela sempere la nota di Palazzo Barbieri - i rappresentanti dei cittadini veronesi hanno avuto l’occasione di confrontarsi, illustrare e portare le proprie istanze all’attenzione dello staff dell’ufficio Urbanistica e del team multidisciplinare che lo affianca nella revisione del Pat. Verde, mobilità, servizi per giovani e anziani, ma anche scuole, diritto all’abitare e recupero di aree dismesse, sono tra i temi comuni sollevati dai diversi consiglieri e presidenti nell’incontro. Evidenziato da più voci il tema del congestionamento del traffico lungo le grandi e piccole arterie della viabilità, che impatta sulla qualità di vita degli abitanti. Centrale anche la questione dei giovani che avvertono la necessità di residenze e maggiori luoghi di aggregazione. In merito al tema casa è  stata rivolta l'attenzione anche agli immobili sfitti da una parte, e alla carenza di alloggi dall’altra».

Nell’ambito di Verona città dei quartieri, alcune circoscrizioni, segnalando la scarsità di negozi, hanno evidenziato «la richiesta di ulteriori servizi di prossimità». Un accenno anche sulla multiculturalità, vista come «un’opportunità per la città, piuttosto che una criticità». Tra le priorità inoltre è emersa «anche quella delle grandi infrastrutture, con richieste e istanze illustrate in presa diretta all'assessora e al team di esperti che affianca i tecnici del Comune».

Un momento, quello di venerdì 23 febbraio, che continua dunque il percorso partecipativo iniziato lo scorso anno e che, insieme alla call dei “Fermenti di città” (aperta fino ad aprile), si propone come un importante tassello nella revisione del Pat. Una revisione che, come ha sottolineato la vicesindaca Bissoli, punta ad «una rigenerazione che non può essere solo edilizia, ma anche sociale», così come è stato fatto in passato, nella «creazione attiva di geografie di prossimità, tenendo conto delle molteplici visioni di città».

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