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Servizi educativi, è polemica a Verona. Bozza: «Manca programmazione». La Paglia: «I posti ci sono per tutti»

Botta e risposta tra il consigliere regionale e comunale di Forza Italia Alberto Bozza e l'amministrazione: «Servizi educativi sono stati potenziati, l'offerta copre tutte le richieste»

Nella giornata di ieri, venerdì 1 marzo, il consigliere regionale e comunale di Forza Italia Alberto Bozza, in una conferenza stampa a Palazzo Barbieri, ha affrontato il tema dei servizi educativi nel territorio del capoluogo rivolgendo particolare attenzione all'asilo di Villa Are sulle Torricelle, nonché a una problematica che il consigliere stesso presenta come «la riduzione delle sezioni nelle scuole dell’infanzia Alessandri di Parona e Bottagisio di Borgo Milano». Proprio l'esponente di Forza Italia ha infatti chiesto, tramite un'interrogazione formale, alcuni chiarimenti al sindaco Tommasi e all’assessora Elisa La Paglia, affermando in merito che, a suo avviso, vi sarebbe «poca attenzione dell’amministrazione comunale sul futuro delle scuole veronesi, quindi sulla formazione e socializzazione dei bambini e sulle necessità delle loro famiglie».

Ancora, lo stesso Alberto Bozza ha segnalato che vi sarebbe anche «poca attenzione, in generale, per i quartieri, nei quali le strutture scolastiche sono centrali». Secondo il consigliere regionale di Forza Italia, infatti, «mancano programmazione nelle politiche scolastiche e il coinvolgimento delle famiglie nelle decisioni» e il risultato sarebbe che «nonostante le graduatorie uscite poche ore fa dimostrino che le richieste di iscrizioni sono abbondantemente sufficienti, si va verso la chiusura  temporanea di Villa Are, che è una struttura pubblica di eccellenza nella quale si potrebbero creare, con l’asilo, anche progetti sociali nonché ambientali visto il parco naturale vicino». Inoltre, lo stesso Alberto Bozza lamenta che «già da un anno si sono ridotte le classi alle Alessandri, che pure sono una struttura da poco interamente riqualificata, e presto si toglierà probabilmente una sezione anche alle Bottagisio. Tutto questo - conclude Alberto Bozza - senza aver davvero mai condiviso le scelte con i genitori, che infatti sono qui oggi a testimoniarlo». 

A rappresentare il comitato dei genitori delle scuole Alessandri c’era Marta Franzoso accompagnata da Giulia Ruzzenente, mentre per Villa Are erano presenti Francesco Zanardi, Francesco Gazzo, Ilaria Bonazzi e Beatrice Urcioli, infine per le Bottagisio c'era Camilla Zonzini. In particolare Marta Franzoso in relazione alle Alessandri ha evidenziato che «una scuola così bella e di fatto nuova andrebbe sfruttata al massimo. Un anno fa, in effetti, mancavano 2-3 bambini per completare la seconda sezione, ma noi, conoscendo bene Parona e consapevoli che altre iscrizioni sarebbero arrivate in un secondo momento, avevamo chiesto all’amministrazione comunale di temporeggiare e intanto creare un progetto didattico di interclasse. Invece - ha dichiarato Marta Franzoso - hanno chiuso la sezione e adesso ci ritroviamo nella situazione che paventavamo: ci sono 15 richieste di iscrizioni, quindi sufficienti per completare due sezioni, metà sono state accolte e le altre sono lasciate in sospeso perché la seconda classe è stata chiusa l’anno scorso».

Per Villa Are è invece intervenuto Francesco Zanardi: «La nostra petizione contro la chiusura ha superato le 1.500 firme, hanno firmato anche chi non ha più il figlio che frequenta la scuola e tanti cittadini della zona, a testimonianza che questa non è una questione personale, ma un tema che sta cuore a un quartiere e a una comunità. L’amministrazione comunale non ha mai costruito una linea di dialogo con noi, - ha detto Francesco Zanardi - è mancata di trasparenza nelle comunicazioni e non ha mantenuto le promesse. Ci ha dato motivazioni che ha smentito successivamente nel giro di poche settimane. E nonostante a gennaio ci fosse stata promessa la convocazione di un’assemblea pubblica, oggi ancora tutto tace», ha concluso Francesco Zanardi.

La replica dell'amministrazione comunale: «Servizi potenziati, offerta educativa copre tutte le richieste»

Non si è fatta attendere la replica da parte dell'amministrazione comunale e, in particolare, dell'assessora alle politiche educative Elisa La Paglia, intervenuta per «fare chiarezza» in relazione a quelle che, in una nota di Palazzo Barbieri, vengono definite come «alcune gravi imprecisioni fornite alla stampa da alcuni consiglieri di minoranza». Secondo il Comune di Verona, infatti, in questi due anni i servizi educativi 0-3 sarebbero stati «potenziati» e si tratterebbe di «una precisa scelta che l’amministrazione ha inteso compiere per rispondere ai bisogni delle famiglie fornendo loro nuove opportunità di conciliazione». Da Palazzo Barbieri rivendicano dunque che «l'offerta educativa nelle scuole dell’infanzia copre il 100 per cento delle richieste» e che «nessuna famiglia veronese con un bambino o una bambina di età compresa tra 3 e 6 anni rischia di non usufruire del servizio delle Scuole dell’Infanzia». La totale copertura delle domande, chiarisce la nota del Comune di Verona, «viene garantita dalla pluralità di enti che sinergicamente  offrono tale servizio, visto che i genitori possono infatti scegliere se iscrivere i figli alle scuole comunali oppure a quelle statali o paritarie».

Da Palazzo Barbieri segnalano come si presenti «diversa la situazione per chi ha figli più piccoli». In questo caso, viene spiegato, «i posti complessivi degli asili nido cittadini coprono circa il 50 per cento della popolazione di quella fascia d’età, costringendo così alcune famiglie a compiere scelte diverse». E sarebbe dunque proprio «per dare risposte concrete a queste esigenze che l’amministrazione in questi due anni educativi è riuscita ad offrire in maniera articolata 120  nuovi posti generati nei servizi educativi 0-3, pur continuando a garantire la presenza e qualità dell’offerta nelle scuole dell’infanzia, dove il calo fisiologico degli iscritti ha di fatto liberato alcuni spazi e risorse».

Quali sono i nuovi servizi? Lo ha voluto spiegare ieri l'assessora alle politiche educative Elisa La Paglia e sono così riassunti nella nota del Comune di Verona: «I nuovi servizi riguardano le tre sezioni Primavera, per bambini e bambine tra i 2 e i 3 anni,  e i due Spazio Gioco, per i più piccoli dai 12 ai 36 mesi, e gli Spazi Gioco, che dal prossimo anno educativo, 2024/2025, verranno ulteriormente ampliati, non solo numericamente ma anche geograficamente. Una terza sezione primavera partirà presso la scuola dell’Infanzia Bottagisio in Borgo Milano, aggiungendosi a quelle attivate l’anno scorso alla scuola d’infanzia Alessandri di Parona e a quella presso l’infanzia Villa Cozza in Borgo Venezia, entrambe con capienza 20 bambini dai 24 ai 36 mesi. Un secondo Spazio Gioco troverà spazio presso il Nido d’infanzia L’Albero Verdedi Borgo Nuovo, aggiungendosi a quello già attivo presso la scuola dell’Infanzia Di Cambio, entrambi con capienza 8 bambini dai 12 ai 36 mesi, per una capienza complessiva di 24 posti per bambini dai 12 ai 36 mesi».

La situazione nelle scuole dell'infanzia

Premesso che «le richieste sono totalmente coperte», dal Comune di Verona sottolineano che «la priorità è dare risposte a tutte le famiglie, possibilmente all’interno del proprio quartiere». La nota di Palazzo Barbieri, spiega dunque che «le graduatorie sono provvisorie e in alcuni quartieri raggiungono una mobilità del 50%, ciò perché come sempre accade, le famiglie effettuano l’iscrizione in più scuole, scegliendo a tempo dovuto quella più congeniale alle proprie esigenze».

A fronte di queste dinamiche, prosegue la nota del Comune di Verona, «le classi vengono attivate in presenza di un numero minimo di bambini, salvo comunque non superare mai i 26 alunni (anziché i 29 previsti come numero massimo previsto per legge) e questo perché la priorità è l’interesse di bambine e bambini».

Scuola d'infanzia Villa Are: «Partirà regolarmente, solo due bimbi in lista d'attesa»

Dal Comune di Verona è quindi giunta un'ulteriore precisazione per quanto riguarda la scuola dell'infanzia di Villa Are: «Per l’anno 2024/25 la sezione partirà regolarmente con 26 bambini (sono solo 2 i bambini in lista di attesa) negli spazi di Villa Colombare. Per l’immobile di Villa Are si sta lavorando ad una nuova configurazione degli spazi per adeguarlo sia ad ospitare i servizi educativi 0-6 sia le attività didattiche esterne. Un progetto che punta a valorizzare l’immobile e a renderlo il più funzionale possibile».

L'assessora alle politiche educative Elisa La Paglia ha poi aggiunto: «Quella di investire sui servizi educativi 0-3 è una scelta precisa, che ci costa un importante sforzo organizzativo, ma di cui l’amministrazione è molto orgogliosa. In tal senso vanno gli investimenti compiuti in questi due anni per dare, laddove possibile, un’offerta integrata per la fascia 0-6 e garantire sempre la massima qualità del servizio, attivando progetti e laboratori nuovi e molto apprezzati. I numeri - ha ricordato ancora Elisa La Paglia - quest’anno evidenziano che il calo di bambine e bambini che escono dai servizi 0-6 e che entrano è del 16%, desideriamo quindi rassicurare le famiglie che i posti ci sono per tutti».

In tal senso, la stessa assessora Elisa La Paglia ha ribadito: «Il nostro obiettivo primario è dare un’offerta qualificata nell’interesse primario dei più piccoli, ed è anche per questo, per assicurare un servizio di massima qualità, che alcune sezioni non verranno attivate con capienza piena, scegliendo di diminuirla analizzando i bisogni speciali e singole necessità. In quest’ottica, - ha concluso La Paglia - l’interesse dei bambine e delle bambini supera ogni criterio strettamente economico o di rispondenza alle liste di attesa. La trasparenza su queste tematiche è sempre massima, così come la disponibilità al confronto e al dialogo».

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