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Presentato in Provincia il nuovo piano d'area per la bassa

Si tratta di uno strumento urbanistico che contiene norme vincolanti per la zona allo scopo di salvaguardare il territorio ed esaltarne le particolarità

Oggi, in Sala Rossa al Palazzo Scaligero, il presidente Giovanni Miozzi e l'assessore alla Programmazione e Pianificazione territoriale Samuele Campedelli hanno presentato il “Piano d'area delle Pianure e Valli Grandi Veronesi”, che è appena stato approvato dalla Regione del Veneto.

Erano presenti in sala Gastone Vinerbini e Angelo Campi, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio per lo Sviluppo del Basso Veronese, Antonio Tomezzoli, presidente del Consorzio di Bonifica veronese, sindaci e delegati dei Comuni dell'area territoriale Basso Veronese e Massimo Giorgetti, assessore regionale ai Lavori Pubblici.

Con la pubblicazione sul Bur (Bollettino Ufficiale Regionale) n°68, avvenuta lo scorso 21 agosto, sono diventate efficaci le azioni volte alla valorizzazione e salvaguardia delle valenze naturali e ambientali dei luoghi storici della Bassa Veronese. Le tutele delle fragilità saranno messe in relazione con il sistema urbano e produttivo. Il Piano d'area è uno strumento urbanistico che contiene norme vincolanti per l'area della Bassa Veronese e i 33 comuni che la compongono. Adesso tutti i comuni della zona dovranno  adeguare i propri piani urbanistici a queste norme di livello amministrativo superiore.

Le principali salvaguardie contenute nel Piano sono: il divieto di creazione di nuove discariche, il divieto di trasformazione delle aree naturalistiche, il divieto all'ampliamento delle cave d'argilla esistenti, l'obbligo del parere del consiglio comunale competente in merito alla costruzione di nuove centrali a biomassa di grande potenza.

Inoltre, fra gli obiettivi di gestione del territorio, il Piano prevede: la realizzazione delle due infrastrutture stradali Tirreno-Brennero e autostrada Nogara-Mare, i centri di interscambio ferroviario e di servizio di Nogara e Isola della Scala, l'utilizzo dell'idrovia Fissero-Tartaro-Canal Bianco, il potenziamento della banchina di Torretta e dell'aeroporto di Vangadizza, la realizzazione del campus universitario di Legnago e Cerea, lo sviluppo della filiera agroalimentare in aggiunta all'attività dei quattro distretti industriali (termomeccanica, mobile classico, tessile-abbigliamento, calzatura). 

“Per la creazione del Piano d'area, - dice il presidente Miozzi - vista la delicatezza dei temi, è stato necessario un lungo periodo di tempo di preparazione. Con questo strumento si è, però, raggiunto un traguardo fondamentale per la Pianura veronese, che è un'area vasta e strategica della nostra provincia. Grazie a queste norme, infatti, il territorio sarà salvaguardato e le vere vocazioni della Bassa veronese si potranno ora sviluppare”.   

Conclude l'assessore regionale Giorgetti “Il Piano d'area è uno strumento importante, che prevede norme assolute e vincolanti per una pianificazione organizzata nel rispetto delle peculiarità del territorio veronese. La Pianura si mantiene infatti una zona non fortemente urbanizzata, alla quale non dobbiamo far perdere questa peculiarità e pertanto necessita di salvaguardia e valorizzazione. In tale direzione va quindi l'individuazione delle tutele condivise dalla Regione che le ha inserite nella delibera approvata. Inoltre, in questo documento si compiono scelte importanti che serviranno a dare l'indirizzo per il rilancio dell'area e dei Comuni che ne fanno parte”.

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