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La Lega a Verona al 6,6%, Salvini: «Siamo pronti al ballottaggio». Mantovanelli: «Compattezza valore aggiunto»

«I numeri dicono che il centrodestra unito avrebbe vinto al primo turno», ha spiegato il candidato vicesindaco a Verona Roberto Mantovanelli

«Grande soddisfazione in Veneto: la Lega aveva 14 sindaci uscenti, li ha confermati tutti e ha guadagnato almeno 8 nuovi Comuni. A questo si aggiungono i risultati con candidati di coalizione come Belluno, che torna al centrodestra dopo dieci anni. E siamo pronti al ballottaggio a Verona!». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, commentando l'esito delle consultazioni del 12 giugno.

Tra le fila della Lega, tuttavia, i motivi per essere non del tutto soddisfatti dai risultati elettorali non mancano. Ci si limiti ad osservare il voto di Verona: nel capoluogo scaligero tradizionalmente di centrodestra, dopo un quinquennio al governo della città nella maggioranza di Sboarina, per di più in un Veneto illo tempore presieduto da Luca Zaia, il partito più anziano dell'emiciclo parlamentare italiano ha raccolto solo il 6,6% delle preferenze, circa 6.800 voti (un po' meno a onor del vero). Traguardi, la giovanissima lista civica che appoggia Damiano Tommasi, ha preso il 5,5% circa delle preferenze ovvero quasi 5.700 voti. Un solo punto percentuale e un migliaio di voti che ballano tra la lista della Lega e la lista di Traguardi è un dato di cui nel Carroccio difficilmente possono essere felici.

A parlare è stato anche Roberto Mantovanelli, candidato vicesindaco della Lega e presidente di Acque Veronesi: «I numeri dicono che il centrodestra unito avrebbe vinto al primo turno e che la compattezza rappresenta il vero valore aggiunto», ha spiegato Mantovanelli che poi ha aggiunto: «Gli elettori hanno dimostrato di apprezzare chi ha presentato un progetto unitario, penso anche all’esempio di Cerea, punendo invece divisioni e personalismi».

Filtra comunque un certo ottimismo anche da parte dello stesso Roberto Mantovanelli in vista del secondo turno: «La Lega ha sempre lavorato per unire e continuerà a farlo anche in vista del ballottaggio del 26 giugno. L’importante è sensibilizzare i veronesi al voto: se si riconoscono nei valori e nella buona amministrazione di centrodestra il 26 avranno un’ottima occasione per dimostrarlo», ha concluso il candidato vicesindaco della Lega.

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