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Governance A22, Sboarina e Scalzotto a difesa del territorio e del «sistema Verona»

«Il concetto che ho ribadito all’assemblea, a nome di tutti i soci veronesi, è che la società Autobrennero è una infrastruttura fondamentale per tutti i nostri territori. – ha detto Sboarina - Senza contare che da anni è un ottimo esempio di buona gestione ed efficienza»

Il sindaco Federico Sboarina e il neo presidente della Provincia Manuel Scalzotto si sono incontrati giovedì 22 novembre, nella sede della Provincia, per fare il punto dopo l’assemblea dei soci dell’A22 Autostrada del Brennero, che si è tenuta a Trento. La questione affrontata riguarda il rinnovo della concessione autostradale e la modalità di governance, che permetta agli enti locali di continuare ad essere protagonisti nelle scelte strategiche sugli investimenti programmati nelle proprie zone, attraversate dai 314 chilometri della Brennero.

L'attuale accordo proposto nella bozza di concessione trentennale dal ministero dei Trasporti, facente capo al ministro pentastellato Danilo Toninelli, prevede un meccanismo che sposterebbe il controllo della società a livello centrale. Questo è, perlomeno, ciò che ritengono coloro i quali giudicano le nuove regole per la nomina del Comitato paritetico, l'organo che avrà potere decisionale, condizionanti verso una sorta di "antipasto della nazionalizzazione" dell'infrastruttura già paventata a seguito del crollo del ponte Morandi dal governo di Roma.

Due dei sei membri del Comitato di indirizzo dovrebbero essere infatti nominati direttamente dal ministero dei Trasporti (di cui uno sarebbe il presidente), un'altro verrebbe nominato dal ministero delle Finanze, uno invece nominato dalla Regione Trentino Alto Adige e i restanti due congiuntamente a tutti gli altri soci territoriali. Nel caso non vi fosse unanimità decisionale, le scelte protrebbero essere compiute a maggioranza assoluta previo l'assenso del presidente, di fatto riservando l'ultima parola ai rappresentanti nominati dal governo centrale.

Al riguardo, il sistema Verona, composto da Comune, Provincia e Camera di Commercio, ha ribadito invece all’unanimità la necessità di una maggiore rappresentanza di tutti i territori. Sboarina e Scalzotto hanno anche confermato che questo metodo di condivisione tra i tre soci nell’interesse del territorio, verrà applicato anche sulle altre partecipazioni congiunte, Consorzio Zai, ex Magazzini Generali, Aeroporto.

«Il concetto che ho ribadito all’assemblea, a nome di tutti i soci veronesi, è che la società Autobrennero è una infrastruttura fondamentale per tutti i nostri territori – ha detto Sboarina -. Senza contare che da anni è un ottimo esempio di buona gestione e impareggiabile efficienza. Ecco perché dobbiamo essere attenti al mantenimento di questi risultati e agire nell’interesse delle nostre zone. Trento, Verona e Mantova sono i tre enti fondatori della società e la rappresentanza territoriale è importante anche per la realizzazione delle opere pubbliche già in programma. La stessa comunione di intenti con Provincia e Camera di Commercio è una modalità indispensabile anche nella gestione delle altre partite che i nostri tre enti si trovano a gestire insieme in città».

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