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Filobus, ennesimo rinvio. Sboarina incolpa Tommasi ma Tosi lo bacchetta

Due ex sindaci, due differenti vedute. Per Sboarina, lo slittamento del via libera al finanziamento statale è la conseguenza dell'incompetenza politica del primo cittadino. Tosi: «Interessi della città valgono di più di qualsiasi inutile guerriglia»

Un rinvio, l'ennesimo, che farà slittare ancora una volta l'inizio dei lavori per la realizzazione del filobus. Martedì scorso, 27 dicembre, il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) avrebbe dovuto dare il via libera alla perizia sulle varianti al tracciato della filovia. Un passaggio fondamentale per sbloccare il finanziamento statale che copre più della metà del costo dell'intera opera. Un'opera che così rimane ferma al palo.

E mentre il Comune di Verona ha chiesto chiarimenti, dall'opposizione due ex sindaci mostrano diversità di vedute. Da una parte Flavio Tosi minimizza e dall'altra Federico Sboarina che, invece, accusa l'amministrazione di Damiano Tommasi di dilettantismo.

«Un altro importante treno perso e altri mesi di stallo per Verona - ha dichiarato Sboarina - Stavolta a incepparsi è la filovia con il risultato più eclatante che i cantieri abbandonati di Via Città di Nimes resteranno fermi per altro tempo. O quel che è peggio l'opera andrà avanti con il progetto vecchio. L'amministrazione Tommasi aveva tutto pronto, solo una cosa doveva fare, ma che evidentemente non è stata fatta. E anche stavolta la ciambella è venuta senza buco per colpa del dilettantismo amministrativo e dell'incompetenza politica. La perizia di variante con tutti i miglioramenti è stata fatta a novembre 2021 e poco dopo approvata dai tecnici del Ministero per ottenere i 13 milioni aggiuntivi. Quindi la parte più complessa era già nel cassetto del sindaco Tommasi che, invece, doveva fare solo i necessari passaggi per la condivisione politica, visto che il Cipess è un organismo governativo. Gli è mancato il confronto con i decisori politici a Roma e adesso per Verona parte una fase difficile».

A Roma però c'è un altro ex sindaco di Verona che sta seguendo l'iter del filobus ed è Flavio Tosi, deputato di Forza Italia e vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera. Per Tosi, il rinvio della decisione del Cipess «è una questione momentanea e risolvibile». E il parlamentare veronese ha ipotizzato che il rinvio possa dipendere dalla richiesta del Comune di Verona di una rideterminazione del contributo statale da 85.651.280,53 euro a 92.381.307,27 euro. «Penso siano questioni superabili, per le quali si può trovare un accordo, occorre una forte sinergia tra tutte le forze politiche della città - ha commentato Tosi - Noi dell’opposizione a Verona, siamo forza di maggioranza a Roma e quindi oggi trovo improduttivo lanciarsi in sterili polemiche o attacchi agli avversari politici, in questo caso Tommasi, quando di mezzo ci sono tanti milioni di euro per Verona e un’opera pubblica che rivoluzionerebbe in meglio la viabilità cittadina. Gli interessi della nostra città valgono di più di qualsiasi inutile guerriglia da piccolo cabotaggio politicante. Poi Sboarina, francamente, farebbe meglio a tacere, lui è la persona meno adatta per polemizzare sul filobus: ha tenuto per anni aperti i cantieri in ogni zona della città senza cavare un ragno del buco, con una gestione sciagurata dei lavori e dei rapporti con i vari governi che negli anni si sono succeduti. Infine ha perso l’occasione storica di un bando Pnrr da oltre 4 miliardi sul trasporto pubblico locale, al quale non ha nemmeno partecipato».

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