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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Elezioni, Nalin punge Fontana: «Che fine ha fatto? È sparito. Io lo aspetto»

Poco mediatica la campagna elettorale del candidato leghista, che si fa vedere nei gazebo del Carroccio. E la sfidante di +Europa lo sfida: «Aspetto di sentire ancora il suo repertorio di conservatorismo, al quale opporre le nostre idee di democrazia, diritti e libertà»

Non teme confronti la candidata veronese di +Europa Anna Lisa Nalin e sfida apertamente il candidato leghista Lorenzo Fontana.

Il prossimo 25 settembre gli italiani rinnoveranno la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. E lo faranno con una legge elettorale mista. Alcuni candidati saranno eletti con sistema maggioritario ed altri con sistema proporzionale. Significa che nei collegi plurinominali i candidati saranno eletti in proporzione ai voti presi dai partiti (sistema proporzionale), mentre nei collegi uninominali viene eletto un solo candidato, quello che prende più voti (sistema maggioritario).

Nei collegi uninominali, dunque, lo scontro è diretto. E di fronte a questo scontro Anna Lisa Nalin non indietreggia. La candidata di +Europa si presenta nel collegio uninominale di Verona come rappresentante della coalizione di centrosinistra ed il suo sfidante principale è il candidato del centrodestra Lorenzo Fontana. «Ma che fine ha fatto Fontana? - chiede retoricamente Nalin - È sparito».

In effetti, la campagna elettorale del leghista non è molto mediatica. Ma non è del tutto sparito. Fontana è presente nei gazebo allestiti nel capoluogo dai militanti della Lega, da lui sempre ringraziati. E non manca neanche agli eventi organizzati dalla Lega per presentare i propri candidati, come quello di sabato scorso a Cerea. Il suo profilo è basso e non è fatto di dichiarazioni roboanti o di promesse lunari.
Anna Lisa Nalin, comunque, prova a punzecchiarlo. «Nei collegi plurinominali, ogni candidato esprime punti specifici della propria lista, ma è nell'uninominale che si esprime la vera proposta di governo del Paese, presentandosi con alleanze e programmi comuni. È qui che ci si gioca la vera credibilità politica, la visione del Paese. Ci rendiamo conto che le posizioni di Fontana e della sua coalizione, sono purtroppo ben note, come quando disse che "gay ed immigrati vogliono dominarci ed eliminare il nostro popolo". Scendere in campo, metterci la faccia, sarebbe un gesto di rispetto per gli elettori. Che, magari, avrebbero la possibilità di ascoltare qualche altra sua "perla" e avere conferma del suo livello politico. Io lo aspetto. Aspetto di sentire ancora il suo repertorio di conservatorismo, al quale opporre lo stesso spirito di idee di democrazia, diritti e libertà che ha portato i veronesi ad eleggere Damiano Tommasi sindaco».

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