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Sinistra Italiana Verona conferma Perini e pungola la maggioranza

Il congresso provinciale ha dato nuovamente fiducia al segretario, che nella sua relazione non lesina critiche all'amministrazione Tommasi: «Certe posizioni sono inaccettabili»

Venerdì scorso, 2 febbraio, nella sede della Fevoss di Verona, Sinistra Italiana Verona ha celebrato il suo congresso provinciale, rinnovando per i prossimi quattro anni la segreteria guidata da Luca Perini.

Il congresso ha approvato la relazione del riconfermato segretario, in cui Perini ha scattato una fotografia sull'attualità, partendo dal contesto geo-politico mondiale fino a stringere l'obiettivo su Verona e provincia. Luca Perini è partito dalle guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente, ribadendo la posizione del partito al fianco dei palestinesi. E un'altro tema globale toccato nella relazione è stato quello del cambiamento climatica con la «natura che si sta ribellando ad una specie, quella umana, che sta distruggendo un intero eco-sistema con politiche sbagliate».

E a proposito di politica, il 2024 è un anno pieno di sfide elettorali, tra cui quelle europee. Su questo è arrivata una sferzata di Perini alla segreteria nazionale di Sinistra Italiana. «Non abbiamo ancora il nostro candidato territoriale e mancano quattro mesi alle elezioni. Chiedo ai compagni che sono in direzione di poter accelerare questa scelta, è importante da un punto di vista strategico. La destra "sulle careghe" è più brava di noi». E non è che per le elezioni regionali del Veneto, in programma nel 2025, il partito sia messo meglio. «Entro l'estate dobbiamo avere un quadro chiaro con i nostri alleati, si deve iniziare a lavorare per essere un'alleanza chiara e riconosciuta a livello regionale - ha spiegato Perini - L’inquinamento delle acque si rivela la cartina di tornasole dei danni apportati da decenni di politiche consapevolmente dannose: Pfas, corsi d’acqua pieni di pesticidi, il 30% dei corsi del bacino dell’Adige sottoposto a pressioni di origine agricola e per alterazioni idromorfologiche, così come il 28% del bacino Brenta-Bacchiglione. Dunque, agricoltura intensiva e lavori per irregimentare i fiumi come determinanti principali. Le infrastrutture stradali a pagamento aumentano e costeranno per decenni. Il trasporto pubblico langue. L’inquinamento atmosferico pende sempre sulle città. E la sanità ancora peggio».

E al termine della relazione, il segretario dei Sinistra Italiana Verona si è concentrato sulla provincia. «Nel 2023 la media dei morti sul lavoro nel Veronese è stata di quasi 3 al mese, una vergogna assoluta, senza contare gli infortuni. Il mondo del lavoro va riformato - ha dichiarato Perini - Il prossimo giugno abbiamo una quarantina di Comuni al voto, sarà una sfida molto dura, ma stiamo cercando di trovare candidati disponibili. E allo stesso tempo stiamo trovando possibili alleanze anche per costruire nei territori delle reali alternative. Abbiamo anche nel breve le elezioni della provincia, dove in questi giorni si stanno svolgendo degli incontri propedeutici con le altre forze di centrosinistra, e dove coerentemente con quanto già espresso lo scorso anno, non saremo per nessun tipo di accordo, o inciucio, con la destra al fine di eventuali liste uniche. Sul Comune di Verona ci sono punti critici molto rilevanti. Certe posizioni sono inaccettabili. Sinistra Italiana non è ancora invitata alle riunioni di rete cittadina, la quale è indetta dal sindaco, seppur le altre forze di centrosinistra hanno richiesto il nostro ingresso in quanto forza politica riconosciuta. Un ostracismo vergognoso che ad oggi dopo diversi solleciti ed incontri non abbiamo ancora una risposta certa. Al momento sosteniamo ancora questa maggioranza insieme alla lista In Comune Per Verona, con la quale siamo promotori e anche partecipi, perché crediamo che ancora qualcosa si possa fare. Nel nostro piccolo cerchiamo di dire la nostra come abbiamo sempre fatto a partire dalle questioni sociali, ambientali, dalla gestione delle partecipate ad una maggior inclusione, dalla questione della casa ad una visione di città e società aperta e pubblica, contro ogni privatizzazione e contro un ulteriore consumo di suolo. L’attuale maggioranza in un anno e mezzo ha dato alcuni segnali importanti, ma purtroppo non è ancora abbastanza. E alcune partecipate stanno affrontando degli intenti che non erano a programma, come sta facendo Agsm-Aim su Ca' del Bue. Riteniamo la questione urbanista fondamentale anche per una nuova visione di città più inclusiva e attenta al benessere dei cittadini e alla valorizzazione degli spazi verdi. La questione di genere e contro la guerra e le armi non è da meno. È inaccettabile che venga dichiarato chiuso il caso di Placido Domingo ospitato da Fondazione Arena, come è inaccettabile che ci siano dei minorenni che possano accedere ad un evento con le armi a Veronafiere. Chiediamo su questo che ci sia una discussione in consiglio comunale».

Infine, oltre a Luca Perini, i componenti della segreteria di Sinistra Italiana Verona fino al 2028 sono: Dino Facchini, Guido Busolo, Vincenzo Genovese, Giorgio Gabanizza, Pietro Casazza, Angelo Mancone, Mauro Tosi, Sonia Giorietto, Chiara Zandonella e Marco De Pasquale.

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