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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Verona, operai delle Officine Ferroviarie in protesta sotto sede Cariverona

Bandiere e cartelli per scendere a patti con la famiglia Biasi, attuale proprietaria. Da sei mesi 207 dipendenti degli stabilimenti di lungadige Galtarossa sarebbero in Cassa integrazione straordinaria

La fiducia dei lavoratori in questa dirigenza e proprietà è ormai ridotta al lumicino. Se la famiglia Biasi credesse veramente nel rilancio industriale dello stabilimento, con la stessa intensità della dignità con cui i lavoratori stanno subendo questa vertenza, l’azienda volerebbe, industrialmente parlando". Così sosteneva a luglio Masimiliano Nobis, della Fim-Cisl di Verona, a proposito della situazione delle Officine Ferroviarie Veronesi. La situazione non sembra essere cambiata, per i 207 lavoratori. E siamo ad ottobre. Così, mentre la situazione dei lavoratori della Riva Acciaio sembra normalizzarsi dopo lo stop degli impianti, quella dei colleghi operai di lungadige Galtarossa appare ancora in alto mare. Per questo, venerdì mattina, un gruppo di dipendenti ha deciso di manifestare davanti alla sede della Fondazione Cariverona, presieduta da Paolo Biasi, attuale proprietario delle Ofv, storica azienda del Veronese specializzata nella costruzione del materiale rotabile. Da sei mesi gli operai sono in Cassa integrazione straordinaria nonostante ci sia un appalto con le ferrovie per almeno due anni di lavoro. I lavoratori chiedono alla proprietà di avviare la procedura di amministrazione ferroviaria e non la procedura di fallimento. Intanto il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, si è detto pronto a nominare un commissario per garantire la contuinità produttiva dell'azienda.

NON SOLO RIVA ACCIAIO: SEMPRE PIU' A RISCHIO LE OFFICINE FERROVIARIE

"Dopo vari tentennamenti l'azienda - spiega Nobis - ha comunicato la settimana scorsa che, viste la pesante situazione finanziaria, ha avviato la procedura per la richiesta della amministrazione straordinaria. Appena la procedura sarà avviata dal giudice del tribunale di Verona, Zanonato nominerà al più presto un commissario con caratteristiche manageriali industriali. Il ministro ha ribadito al tavolo che il settore manifatturiero del rotabile rappresenta per il paese una priorità per lo sviluppo industriale. "L'incontro con il ministro Zanonato ė stato positivo, ma bisogna fare presto, abbiamo chiesto al ministro di dare seguito in brevissimo tempo alla nomina del commissario, ci risulta che Treni Italia stia aspettando le carrozze commissionate nel 2011 a Ofv, una commessa che non possiamo permetterci di perdere".

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