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Cresce l'occupazione a tempo indeterminato, Veneto Lavoro: «Nel 2022 registrate 230 mila assunzioni»

L’Osservatorio di Veneto Lavoro ha dedicato un approfondimento statistico alla recente espansione dei contratti a tempo indeterminato per comprenderne caratteristiche e cause: «Nel 2022 toccati livelli record di assunzioni, con 38.500 posti di lavoro guadagnati»

«Nonostante un contesto economico incerto a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, dell’aumento dei costi dell’energia e delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, il 2022 si è rivelato un anno positivo per l’occupazione in Veneto, grazie soprattutto alla crescita del tempo indeterminato, che dopo la contrazione registrata in periodo di pandemia ha toccato i livelli più elevati dalla crisi finanziaria del 2008». È quanto segnala in una nota l’Osservatorio di Veneto Lavoro che poi specifica: «Le assunzioni a tempo indeterminato hanno infatti toccato il livello record di 230.000 attivazioni, di cui 138 mila assunzioni dirette e 92 mila trasformazioni, determinando un saldo positivo per +38.500 posti di lavoro stabili, a fronte di una contrazione di quelli a termine (-5.000)». 

Nell’approfondimento statistico dell’Osservatorio di Veneto Lavoro, sono state messe in evidenza le caratteristiche e le probabili cause di questa recente espansione dei contratti stabili: «La tendenza ad un aumento dell’occupazione a tempo indeterminato non è in realtà un fenomeno nuovo in Veneto. - spiegano sempre dall'Osservatorio - già a partire dal 2015 erano infatti stati recuperati i livelli occupazionali precedenti la crisi finanziaria del 2008 e dopo la brusca frenata registrata in periodo di pandemia la crescita è ripresa su ritmi sostenuti anche nell’ultimo biennio». 

Tra i fattori che hanno determinato tale espansione, secondo l'Osservatorio, vi sarebbero «nel lungo periodo, i generosi incentivi all’assunzione introdotti nel 2015, le modifiche apportate dal Decreto Dignità nel 2018, che hanno reso più stringente il ricorso al lavoro a termine, e la stabilizzazione dei molti rapporti di lavoro a termine avviati nella fase post-pandemica del 2021, trasformati nel 2022 a distanza di circa un anno dall’assunzione». In particolare, viene quindi aggiunto, «nell’ultimo anno le assunzioni a tempo indeterminato sono cresciute del 21% rispetto al 2021, mentre le trasformazioni sono aumentate del 56% quali stabilizzazioni di contratti a tempo determinato e del 42% come qualificazioni dall’apprendistato». 

Stando ai dati enucleati dall'Osservatorio di Veneto Lavoro, «le nuove attivazioni hanno interessato prevalentemente gli uomini, i lavoratori con cittadinanza italiana e quelli con un’età compresa tra i 30 e i 54 anni, così come era già avvenuto negli anni precedenti». Scendendo più nel dettaglio, «il 42% degli accessi al tempo indeterminato, tramite assunzione diretta o trasformazione, è avvenuto nell’industria e in particolare nei comparti del made in Italy e nel metalmeccanico, mentre il 57% si è registrato nei servizi, soprattutto commercio, turismo, ingrosso, logistica e servizi alla persona». Gli «operai specializzati, impiegati e professionisti qualificati dei servizi» sarebbero tra le figure professionali più richieste.

Dal punto di vista territoriale, l'Osservatorio di Veneto Lavoro evidenzia che le province nel 2022 con il maggior numero di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato sono state Padova, Verona, Treviso e Venezia. In particolare, dei 38.500 posti di lavoro guadagnati in regione, «quasi 10.000 si sono concentrati nella provincia di Padova e altri 7.600 nel Veronese». La maggior parte delle assunzioni (46%), avrebbe riguardato «lavoratori il cui ultimo rapporto di lavoro era già a tempo indeterminato (di questi, il 60% aveva rassegnato le dimissioni nel mese precedente), il 40% ha interessato lavoratori che possedevano un contratto a termine, mentre il 14% dei neo assunti risultava alla prima esperienza lavorativa in Veneto». 

Secondo l'Osservatorio di Veneto Lavoro, l’incremento dei contratti a tempo indeterminato «non sembra infine essere associato a una minore stabilità nel tempo». Al contrario, viene infine evidenziato, «i rapporti attivati negli ultimi tre anni dimostrano una durata media maggiore rispetto a quanto non avvenisse negli anni precedenti». Tutti i dati sull’aumento dell’occupazione stabile in regione sono disponibili nella pubblicazione “Misure/113 – L’accesso al tempo indeterminato: tendenze recenti e percorsi lavorativi”, pubblicata nella sezione dedicata del sito di Veneto Lavoro.

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