«Evitiamo che si scivoli nei soliti vecchi pregiudizi sulle donne lavoratrici, sperando che non debbano più essere costrette a scegliere tra il lavoro e la famiglia», afferma la presidente di Iniapa Veneto Caterina Balasso
In Veneto si registra nel mese di giugno «un calo della domanda di lavoro del -3% rispetto allo scorso anno». Donazzan: «Il protrarsi del conflitto in Ucraina, le difficoltà di approvvigionamento energetico e il rincaro del costo delle materie prime, con la conseguente diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, iniziano a pesare»
La Bussola di Veneto Lavoro offre il quadro regionale relativo all'occupazione. «Trend positivo confermato, ma aumentano le previsioni per il 2022», sostiene l'assessore Donazzan, in riferimento anche alle conseguenze del conflitto ucraino
Nel 2021 cresciuti i nuovi contratti a tempo indeterminato per le donne, ma calano quelli a tempo determinato ed il saldo totale è ancora negativo rispetto al periodo pre-Covid
Veneto Lavoro ha pubblicato i dati di gennaio 2022, dove i contratti di lavoro sono scesi (-1.260) in provincia di Verona, dopo un 2021 con dati positivi e addirittura migliori rispetto al 2019
I dati del Sestante di Veneto Lavoro registrano un risultato nettamente migliore rispetto al medesimo periodo del 2019, questo grazie anche al prolungamento della stagione estiva, iniziata in ritardo e prolungatasi oltre le abituali scadenze
Il gap retributivo tra uomini e donne, vera e propria vergogna nazionale, emerge anche dal primo "Bilancio di genere" dell’università di Verona per il triennio 2018-2020
«Effettuare continui controlli senza mai abbassare la guardia ci permette di combattere le presenze abusive nel territorio», ha detto l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani
«Un segnale positivo che, in questo momento di ripresa, rappresenta un elemento in più e ci fa ben sperare per il futuro», ha spiegato l'Ass. al Lavoro in Veneto Elena Donazzan
Secondo la Cgia per creare un posto di lavoro con il reddito di cittadinanza si spende il doppio di quanto spenda un'imprenditore privato per un operaio a tempo indeterminato full time: «In un Paese civile e avanzato chi si trova in uno stato di povertà ed esclusione sociale va aiutato, ma per combattere la disoccupazione il RdC ha dimostrato di non essere uno strumento efficace»
È quanto si apprende dall'analisi della Bussola di Veneto Lavoro, che evidenzia però come nei primi sette mesi del 2021 la domanda di lavoro sia comunque in calo rispetto al periodo pre Covid
L'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan: «L'obiettivo è puntare tutto sull'accompagnamento e la rimotivazione al lavoro. Dobbiamo gestire al meglio la transizione dall'inattività all’attività»
«È una politica attiva universale, perché è rivolta a tutti i disoccupati over 30, anche a chi percepisce la Naspi o altri strumenti di sostegno al reddito, e consente di ottenere servizi gratuiti di assistenza alla ricollocazione», ha spiegato l'assessore regionale Donazzan
La disoccupazione si conferma in calo, soprattutto per l'aumento degli "scoraggiati". Segnali di speranza sul fronte economico: il Pil regionale è visto in crescita del +5,5% nel 2021 e del +4,5% nel 2022
«Scuola e occupazioni abusive sono realtà che non possono e non devono convivere», ha dichiarato il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto
«Nel Recovery Plan bisogna investire per l'occupazione femminile. Questa crisi ha colpito tutti, - spiega la consigliera comunale a Verona Elisa La Paglia - ma se possiamo stilare un triste primato delle categorie danneggiate, in testa ci sono giovani e donne»
L'Italia è un Paese maschilista? Impietosi i dati sulla crisi economica e i numeri dei posti di lavoro persi. Camani (Pd): «Indecente disparità tra condizioni lavorative di uomini e donne»
L’iniziativa, avviata a fine 2017 con l'obiettivo di contrastare la disoccupazione di lunga durata, è riservata a chi è privo di un'occupazione, ha un’età superiore ai 30 anni ed è alla ricerca di un nuovo lavoro
È la Bussola di Veneto Lavoro a fornire i dati sull'occupazione: il saldo mensile è negativo, ma migliore rispetto a quello dello scorso anno. Rimane l'incertezza sui possibili effetti di un nuovo lockdown
Dopo il sensibile calo registrato in periodo di lockdown, tra luglio e settembre 2020 le adesioni all’iniziativa hanno ripreso a correre, superando nel trimestre quota 4.000 assegni rilasciati