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Meridiana fly, votata in Regione una mozione per tutelare i 650 lavoratori a rischio

Il consiglio regionale ha votato all'unanimità l'interpellanza del tosiano Andrea Bassi: "È necessario attivarsi in fretta perché il 23 maggio scade la prima fase di mobilità per i lavoratori e il 27 giugno la seconda fase"

È stata votata all’unanimità dal consiglio regionale la mozione di Andrea Bassi: “La Regione Veneto tuteli i lavoratori veronesi di Meridiana a rischio licenziamento e si batta per la salvaguardia della base aerea di Verona” dei firmatari Bassi, Stefano Casali e dai consiglieri Sergio Berlato (Fratelli d’Italia) e Manuel Brusco (Movimento Cinque Stelle).

La mozione è stata integrata con alcune osservazioni pervenute dalle organizzazioni sindacali – spiega Bassi – è necessario che la Regione e l’assessore Donazzan si attivino in fretta perché il 23 maggio scade la prima fase di mobilità per i lavoratori e il 27 giugno la seconda fase con rischio di licenziamenti per 650 persone”.

“La vicenda è travagliata – spiega il tosiano – ma quanto accaduto negli ultimi anni dimostra un dumping interno che ha comportato il progressivo travaso di voli da Meridiana fly a beneficio di Air Italy, con la conseguenza che la gran parte dei voli del network di Meridiana fly oggi sono operati da Air Italy. Inoltre – aggiunge - proprio Air Italy, avendo sui propri aeromobili la livrea Meridiana e vestendo il proprio personale con le divise Meridiana, induce i passeggeri (che credono ancora di volare con Meridiana) in errore”.

“In questo spostamento di voli da Meridiana fly ad Air Italy – prosegue Bassi - vi è anche la causa di una gran parte degli esuberi di Meridiana fly. Inoltre, è singolare che in questi ultimi 5 anni, pur in regime di cassa integrazione, Meridiana abbia concluso diversi contratti di wet lease (noleggio di aeromobili con equipaggio) con compagnie aeree dell’Est europeo, pur disponendo di personale e flotta, preferendo quindi mantenere i propri dipendenti in cassa integrazione a carico di Inps e Fsta!”

“Tutto questo accentua i timori sul fatto che la ‘mission occulta’ della compagnia – aggiunge il tosiano - sia la chiusura di Meridiana e il trasferimento di tutti gli asset positivi in Air Italy. A febbraio 2016 è stato inoltre annunciato l'interessamento da parte della Qatar Airways all'acquisizione del 49% delle quote in capo a Meridiana fly ed è partita una intensa fase di incontri al Ministero dello Sviluppo Economico che segue direttamente l'operazione, dove i rapporti con i referenti del Qatar sono tenuti dalla stessa Ministra Guidi. I nodi sui quali si sta imperniando il confronto sono: 1) gli esuberi; 2) i contratti di lavoro; 3) il piano industriale di rilancio”.

Attuare la fusione prima o dopo aver affrontato il tema esuberi – afferma il consigliere - non è però indifferente: la cosa infatti determinerà se i licenziamenti colpiranno solo Meridiana oppure l'intero gruppo. Tra i 900 esuberi, circa 550 sono assistenti di volo e a Verona la quasi totalità dei lavoratori (circa 250 addetti) sono proprio assistenti di volo. L'azienda ha già ricevuto disponibilità dalle parti sociali a recepire il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e quindi metter mano ai rinnovi contrattuali e il Piano Industriale, esposto il 14 marzo 2016, ha contenuti aleatori in termini di prospettive di rilancio e garanzie occupazionali future. A queste si aggiungono insistenti voci di forti tagli di organici e richieste di flessibilità e sacrifici salariali”.

Motivo per cui la mozione impegna il Presidente e la Giunta regionale “A farsi parte attiva nelle sedi ritenute più opportune – conclude il tosiano - per scongiurare la “strage sociale” che si abbatterebbe sui lavoratori veronesi di Meridiana sui quali pende, minacciosamente, la spada di Damocle della mobilità”.

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