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Legge di Bilancio, Casartigiani Verona: «Bene gli aggiustamenti ma rimangono criticità»

Per il presidente Luca Luppi i problemi restano sul superbonus, la cessione dei crediti e la lotta al caro energia: «Il nostro auspicio è che il Governo prenda coraggio e vari misure ancora più incisive per sostenere il tessuto produttivo del nostro Paese»

Dopo settimane di discussione la Legge di Bilancio 2023 arriva in Parlamento. «Come categoria accogliamo positivamente alcuni aggiustamenti – spiega il presidente di Casartigiani Verona Luca Luppi -, ma restano ancora alcune criticità in particolare sul superbonus, la cessione dei crediti e la lotta al caro energia».

Per quanto riguarda il superbonus c’è tempo fino 31 dicembre 2022 per i condomìni che intendono usufruire del Superbonus 110% per presentare la Cilas (Comunicazione di inizio lavori asseverata). È però necessario che l’assemblea condominiale abbia approvato l’esecuzione degli interventi entro lo scorso 18 novembre, prima che entrasse in vigore il Dl Aiuti Quater.

«Si tratta dell’ennesimo cambiamento in corsa – spiega il presidente Luppi -. L’efficientamento energetico degli edifici deve essere una riforma strutturata e non un capriccio di questo o quel governo con regole che continuano a cambiare. Serve meno burocrazia e un’indicazione chiara per quanto riguarda la gestione della cessione dei crediti, le aziende altrimenti non potranno andare avanti con i cantieri».

Per quanto riguarda il cuneo fiscale resta confermato l'esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35mila euro. Il taglio del cuneo fiscale sale invece al 3% per redditi più bassi: i 20mila euro fissati in Manovra salgono a 25mila euro. «Su questo tema chiedevamo più coraggio – insiste il presidente di Casartigiani Verona -. Serviva un taglio più deciso per dare fiducia alle aziende».

Infine, ma non per importanza, buona parte dei fondi in manovra (circa 21 miliardi di euro sui 35 miliardi in totale) sono destinati a combattere la crisi energetica. Confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Questi soldi verranno anche utilizzati per continuare a garantire il bonus sociale sulle bollette (con Isee fino a 15mila euro) e per aiutare le imprese.

«Sono misure d’emergenza, ma speriamo che bastino a superare questo inverno che si prospetta molto lungo – conclude il presidente Luppi -. Tra inflazione, costi dell’energia e delle materie prime alle stelle e caro benzina per molte imprese artigiane e Pmi sarà un fine anno con poco da festeggiare. Il nostro auspicio è che il Governo prenda coraggio e vari misure ancora più incisive per sostenere il tessuto produttivo del nostro Paese».

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