rotate-mobile
Cronaca Lungadige Antonio Galtarossa

Vertice antiterrorismo: più sicurezza nelle strade con il ritorno in città dell'esercito

Telecamere di sorveglianza, misure di sicurezza rafforzate e accessi blindati, sono alcune delle misure ipotizzate dal Comitato per per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito ieri

Il Comitato per per l'ordine e la sicurezza pubblica si è riunito ieri per discutere del tema che sta tenendo banco in questi giorni: quello del terrorismo. Telecamere di sorveglianza, misure di sicurezza rafforzate, accessi blindati e il ritorno delle pattuglie dell'esercito in città, sono alcune delle essenziali misure individuate nel corso della riunione. 
Nell'occasione i direttori di giornali, televisioni e radio cittadine, con i vertici delle infrastrutture di telecomunicazioni e autostrade, si sono seduti al tavolo davanti al prefetto Perla Stancari, al questore Danilo Gagliardi, al comandante provinciale dell'Arma, Pietro Oresta, e della guardia di finanza Pietro Bianchi. Presenti anche i rappresentati della religione cristiana, ebraica. "Sono i potenziali obiettivi degli attacchi così come indicato dal Ministero - ha spiegato il prefetto Stancari - Il nostro fine era quello di verificare i sistemi di sicurezza di ciascuno anche se sappiamo che nel corso degli anni sono stati implementati e migliorati. Il livello di sicurezza è buono. Abbiamo solo dato alcuni suggerimenti per migliorarlo ancora".
Una delle possibili soluzioni ponderate è quella di collegare le telecamere di sorveglianza puntante sugli "obiettivi sensibili", direttamente alle forze dell'ordine. Altro argomento sensibile è quello del ritorno dell'esercito in affiancamento alle forze di polizia per il controllo del territorio: "Il Ministero non solo si è reso disponibile, ma si è già attivato in tal senso. È già messa a bilancio la spesa che ora deve solo essere autorizzata".

Ma ci sono segnali che fanno pensare ad un possibile attacco terroristico a Verona? La risposta la da il questore Danilo Gagliardi sulle pagine de L'Arena: "Al momento non c'è un concreto pericolo ma il nostro impegno resta costante. La Digos sta facendo un grande lavoro, ma per il momento si tratta di attività preventiva per avere un quadro generale della situazione". Per tal motivo è stata richiesta la presenza dei tre rappresentanti delle religioni abramitiche: "I fatti di Parigi ci dicono che nel mirino dei terroristi finisce chi in qualche modo provoca o sbeffeggia la loro religione. Ma noi abbiamo più timore, al momento, di possibili atti di emulazione che non di veri e propri attentati terroristici. Oltre alle telecamere, si è invitato a controllare l'accesso agli edifici tramite dei badge e a rinforzare le porte di ingresso che molto spesso sono soltanto di vetro e quindi facilmente infrangibili. L'esperienza insegna che gli obiettivi da colpire non sono solo dimostrativi, ma possono creare delle difficoltà alle telecomunicazioni, come nel caso dei ripetitori o dei tralicci elettrici, o ai trasporti, come nel caso delle autostrade. Per questo abbiamo invitato tutti a tenere alta la vigilanza".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vertice antiterrorismo: più sicurezza nelle strade con il ritorno in città dell'esercito

VeronaSera è in caricamento