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Cronaca Nogara / Via Torrazzo

Verona, cadavere riemerge dal Tartaro a Nogara: si tratta di Stefano Olivieri

A far riemergere il cadavere sarebbe stata la corrente dopo la riapertura delle chiuse su tratto del fiume interessato dalle indagini. Il corso d'acqua, nei giorni scorsi, era stato scandagliato e prosciugato

I sospetti più tremendi si sono avverati a sei giorni di distanza dalla sua scomparsa. E' riemerso dalle acque del Tartaro di Nogara Stefano Olivieri, operaio di 47 anni residente nella cittadina veronese. Il suo corpo è stato intravisto lunedì pomeriggio, alle 15, in località Valle, a circa 500 metri di distanza da dove si sospettava potesse essere caduto. A dare l'allarme è stato un cacciatore che si è inizialmente rivolto ad una signora residente in zona. Entrambi hanno confessato di aver scorto un'ammasso di erba da cui sembrava emergere una testa umana. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e, successivamente, i vigili del fuoco di Legnago. Le operazioni di recupero sono durate circa un'ora e i sospetti sono diventati terribili realtà alla presenza del fratello della vittima, Oliviero Olivieri, ex sindaco di Nogara, che ha identificato ufficiosamente il 47enne. Il riconoscimento ufficiale avverrà mercoledì mattina, nelle stanze della camera mortuaria di Borgo Roma. A far riemergere il cadavere sarebbe stata la corrente dopo la riapertura delle chiuse su tratto del Tartaro interessato dalle indagini. Il fiume, nei giorni scorsi, era stato scandagliato e infine prosciugato, ma sempre con esito negativo. Stessa sorte per le battute in campagna e la perlustrazione con gli elicotteri fatti arrivare appositamente da Bolzano. Le ipotesi sono che il corpo fosse rimasto incastrato nell'argine più a monte, direzione Isola della Scala. Ripristinate le chiuse, la corrente lo avrebbe trascinato fino al luogo del ritrovamento. A coordinare le indagini è stato il capitano Alberto Granà, comandante della Compagnia di Villafranca, assieme agli uomini del maresciallo Luca Tibaldo di Nogara.

Le ricerche di Stefano Olivieri erano cominciate martedì scorso, 5 novembre. Dopo aver salutato la moglie e aver imbracciato canne da pesche e lenze l'uomo aveva lasciato la sua abitazione di via Torrazzo e non aveva più fatto ritorno. A casa erano rimasti documenti e cellulare ma sul momento non sembrava un "indizio": poche centinaia di metri distanziavano la sua residenza dal fiume dove molte volte si era recato a pescare. Già all'ora di pranzo, tuttavia, la moglie aveva dato l'allarme, non vedendolo tornare. Da allora sono erano state centinaia le persone di Nogara che si erano messe alla ricerca, con i propri mezzi, del 47enne.

L'uomo era molto conosciuto a Nogara, ed era il fratello dell'ex sindaco, ora consigliere comunale, Oliviero Olivieri, che aveva rivolto un appello a tutti i suoi concittadini per avere notizie dello scomparso. Volantini erano comparsi per la strada e i parenti avevano deciso di rivolgersi anche alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto" su Raitre. Secondo fonti vicine alle Forze dell'ordine il 47enne stava attraversando un momento di grave crisi depressiva.

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