Riqualificazione di Passalacqua: 4 anni fa è stato aperto il cantiere e la fine è lontana
Il ritardo finora accumulato è di due anni per la realizzazione del parco Passalacqua e la riconversione dell'ex caserma. Il ritrovamento dei reperti archeologici ha rallentato ulteriormente il progetto
Circa 50 abitazioni di edilizia convenzionata e sovvenzionata, 140 appartamenti di edilizia libera, uffici, negozi e un parco urbano. Questo sarebbe il piano di riqualificazione dell'ex caserma Passalacqua, tra l'università e via Torbido, ma a quattro anni e tre mesi di distanza dall'avvio dei lavori, la fine del progetto sembra ancora lontana.
Come riporta L'Arena, il ritardo sarebbe di circa un paio d'anni e un duro colpo allo svolgimento delle operazioni è stato dato dal ritrovamento di reperti archeologici romani. Negli scavi del complesso Campofiore, sono stati trovati una domus e una tomba monumentale; poco distante, invece, sono emersi reperti medievali. I ritrovamenti avevano fatto slittare i lavori ma, come riportato dal quotidiano L'Arena, nell'agosto di 2 anni fa, l'amministrazione aveva assicurato che il parco Passalacqua sarebbe stato pronto entro la fine del 2013. Sembrerebbe proprio questo parco urbano di 182 mila metri quadri il colpevole del rallentamento del progetto. Una piccola parte di esso, quella vicina al bastione Maddalene, dovrebbe essere inaugurato questo autunno; la fortificazione, che ospiterà il centro di documentazione di Legambiente, è anch'essa sottoposta a un lavoro di restauro che dovrebbe terminare a breve.
Comunque, il piano pubblico-privato di riqualificazione di Passalacqua è in mano ad Agec e all'Associazione temporanea d'impresa - Recupero Passalacqua formata dalla Sarmar, dalla Cooperativa San Michele e dall'Aiteco costruzioni; quest'ultima appartiene all'ormai famoso Alessandro Leardini, l'accusatore del caso Giacino. La Regione Veneto ha finanziato il progetto con 10 milioni di euro, metà dei quali sono assegnati al Comune di Verona.
