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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Circonvallazione Alfredo Oriani

Droga, furti, controlli e truffe. La lunga giornata degli uomini della Questura

Due episodi, che si sono veirficati in centro, hanno richiesto l'intervento dei poliziotti scaligeri, mentre i colleghi padovani proseguivano con l'attività di prevenzione. Una denuncia poi porta alla luce un nuovo caso di truffa agli anziani, dove una signora ha consegnato 2400 ad un presunto avvocato

E’ stato un pomeriggio intenso quello del 21 febbraio per i poliziotti delle Volanti, che sono intervenuti per un episodio di spaccio ed un tentato furto in un grande magazzino, riuscendo, in entrambi i casi, a rintracciare ed arrestare il responsabile.

Il primo episodio trae origine della consueta meticolosità con la quale gli agenti delle Volanti svolgono il servizio di controllo del territorio. Intorno alle 17, passando lungo Circonvallazione Oriani, agli agenti non è sfuggito il movimento di due ragazzi, che, credendosi non visti, si sono scambiati un piccolo involucro. Immediatamente fermati ed identificati, i due giovani hanno consegnato spontaneamente l’involucro sospetto che conteneva marijuana, confessando, inoltre, di averla acquistata poco prima da un uomo di colore, abitualmente stazionante nei pressi dell’ingresso dell’ex zoo, dal quale si rifornivano da circa un mese. Ben sapendo che la zona indicata è interessata da una ripetuta attività di spaccio, gli agenti hanno allora deciso di organizzare un controllo accurato all’interno del parco, al fine di rintracciare lo spacciatore. E così, insieme ad un'altra Volante, convergendo da entrambi gli ingressi verso il centro, per non lasciare alcuna via di fuga, i poliziotti sono riusciti ad individuare un capannello di noti tossicomani, al centro del quale svettava un uomo di colore, che indossava un cappellino rosso e un giubbino nero: esattamente gli indumenti descritti dai due giovani. Gli agenti lo hanno quindi perquisito, trovandogli addosso ben 9 involucri di cellophane di varie forme e dimensioni, contenti marijuana, per una quantità complessiva di 45,2 grammi. L’uomo, D. K., 28enne senegalese senza fissa dimora, è stato quindi fermato e, essendo stato anche riconosciuto dai due giovani, tratto in arresto per i reati di detenzione di stupefacenti e spaccio continuato. Di pocho tempo fa la notizia della convalida dell’arresto da parte del GIP e della disposizione della misura della presentazione obbligatoria agli uffici di Polizia, in attesa della prima udienza fissata per il 18 aprile.

Il secondo episodio si è invece svolto al negozio Oviesse del centro, da dove, intorno alle 17.20, è giunta una chiamata di soccorso al 113. Un nordafricano, infatti, era stato notato dall’addetto alla sicurezza mentre, con fare guardingo, “si rifaceva il guardaroba”. L’uomo, nascostosi in un angolo, si sfilava le scarpe e ne indossava un altro paio appena prese da uno scaffale, nascondendo quelle vecchie sotto il giubbotto. Poi, avendo indossato un’altra giacca sopra la propria, direttosi verso le casse, cercava di guadagnare l’uscita senza pagare. A quel punto l’addetto alla sicurezza, che non lo aveva mai perso di vista, lo ha fermato. Ne è nata una piccola colluttazione, al termine della quale il ladro, Lamkhantar Abdelkrim, 43 enne marocchino con svariati precedenti di polizia a suo carico per reati contro il patrimonio e resistenza, è stato condotto in un locale sul retro. Giunti sul posto, gli agenti hanno preceduto alla perquisizione, recuperando la merce rubata, del valore di oltre 100euro, riconsegnando le calzature e sequestrando invece il giubbino, poiché danneggiato dall’asportazione della tacca antitaccheggio. Sempre sul posto, poi, durante la redazione degli atti, il ladro, in forte stato di agitazione, ha dato in escandescenze e, con spintoni e manate ha addirittura tentato la fuga ma è stato prontamente immobilizzato dai poliziotti che lo hanno quindi tratto in arresto per i reati di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.

Ieri non è stata giornata di soli arresti da parte delle Volanti ma anche di controlli preventivi a tappeto, in diverse zone della città da parte del Reparto Prevenzione Crimine di Padova. I poliziotti del RPC hanno battuto le zone di Borgo Trento, Veronetta e Montorio, procedendo al controllo di 26 veicoli e di 44 persone, fra cui un 30enne veronese, trovato in evidente stato di alterazione psicofisica da alcolici mentre importunava i passanti, poi sottoposto a fermo di identificazione, in quanto sprovvisto di documenti, e sanzionato appunto per ubriachezza molesta.

Ritorna, infine, l’allerta per le truffe agli anziani e sono sempre più insidiosi i sistemi usati dagli impostori. Nell’ultimo episodio, infatti, si è passati dal “collaudato” metodo della tuta blu a quello del colletto bianco. Si fa rifermento al caso di una anziana donna la quale, ieri mattina, per strada, è stata avvicinata da un uomo di circa 30 anni, ben vestito, a bordo di una utilitaria scura. L’uomo, spacciandosi per un avvocato, le ha riferito di avere immediato bisogno della somma di 2.400 euro per conto del figlio di lei, di cui - a sue dire - era una caro amico. Per vincere i dubbi dell’anziana, l’uomo le ha addirittura passato una chiamata sul proprio cellulare, dal quale un complice, fingendosi il figlio, l’ha definitivamente convinta. E così la malcapitata, non avendo con se una tale somma, si è recata in banca, sempre accompagnata dal finto avvocato, ed ha ritirato il denaro richiesto per poi consegnarglielo. A quel punto - e questo è il fatto singolare - ha riaccompagnato in macchina l’anziana a casa e si è allontanato. Quando la donna ha finalmente chiamato il figlio, quello vero, ha scoperto di essere stata truffata ma purtroppo era tardi. Alla luce di questo ultimo episodio, particolarmente odioso per il fatto di avere sfruttato il supposto stato di bisogno del figlio ed il sentimento protettivo della madre, la Questura rinnova l’esortazione a mantenere alta l’attenzione nei confronti, non solo di sconosciuti che si presentano davanti alla porta di casa, ma anche di quelli che, per strada e magari ben vestiti, ci fanno strane richieste, come quella accaduta ieri.

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