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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Veronetta / Via del Pontiere, 40

Il tribunale la giudica innocente dopo 29 anni, ma lei è già morta

Cesarina Redolfi è stata prosciolta dall'accusa di spaccio per dei fatti avvenuti nel 1984. I familiari ora chiedono i danni allo Stato

Prosciolta dopo 29 anni perchè il reato è prescritto, ma lei è già morta. La protagonista della vicenda, che almeno avrà dalle cronache un riscatto postumo, è Cesarina Redolfi, nota come nonna Sartor, che era la madre della nota famiglia di giostrai. Era stata processata per il reato di spaccio, avvenuto tra il 1984 e il 1987. La sentenza di primo grado era stata emessa dal tribunale di Verona il 25 ottobre 2001, mentre la seconda è arrivata tre mesi fa. Quindi, bene 25 anni e 6 mesi da quel primo aprile 1988 quando gli inquirenti misero fino allo spaccio gestito, secondo l´accusa, da Sergio Scarpolini, 55 anni, Dario Peroni, della stessa età, Adriano Gardoni, 51enne e Giorgio Zuliani, 67 anni.

Ma Cesarina Redolfi non potrà gioire del suo successo giudiziario, perchè è morta in attesa della sentenza. Nonna Sartor era stata accusata di spaccio nel 1984. Dal processo, terminato nel 2001, l'anziana fu assolta, ma il procuratore generale decise di ricorrere in appello. Il verdetto di secondo grado è arrivato a fine maggio scorso. Undici anni dopo la prima sentenza. Storia chiusa? Certo che no. Perchè ora i parenti della Redolfi hanno chiesto di avviare la richiesta di risarcimento danni contro lo Stato per il superamento della ragionevole durata del processo.

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