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Cronaca Sant'Ambrogio di Valpolicella

Vende cannabis ai più giovani e accusa due innocenti per farla franca

Un 25enne di Sant'Ambrogio di Valpolicella è stato ristretto agli arresti domiciliari dai carabinieri, su richiesta del Gip, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e calunnia

Ancora lo scorso 28 maggio i carabinieri di Sant'Ambrogio di Valpolicella lo avevano fermato nei pressi della chiesa parrocchiale e lo avevano trovato in possesso di 8 grammi di hashish, che il giovane avrebbe provato a giustificare dicendo che erano per uso personale. Ai militari inoltre avrebbe riferito anche da chi e dove li aveva comprati, ma questi non gli hanno creduto e lo avevano denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Mercoledì 11 novembre gli stessi uomini dell'Arma hanno dato esecuzione nei suoi confronti ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Verona, il dottor Luciano Gorra: A.N., 25enne di Sant’Ambrogio di Valpolicella, è stato ristretto agli arresti domiciliari con le accuse di spaccio di sostanze stupefacenti e calunnia.

I carabinieri della stazione locale infatti avevano deciso di approfondire le dichiarazioni del ragazzo ed hanno richiesto al Sostituto Procuratore della Repubblica, la dottoressa Maria Federica Ormanni, di esaminare i tabulati telefonici. Sotto la direzione della Procura della Repubblica, gli operatori hanno dunque identificato e rintracciato tutti coloro che risultavano in contatto con A.N. negli ultimi 2 anni, per poi sentirli a verbale. Una ventina fra questi, per lo più tutti giovanissimi ed alcuni minorenni, avrebbero confermato di aver avuto contatti con il 25enne per l’acquisto di modesti quantitativi di hashish, spiegando le modalità di cessione, che sarebbe avvenuta sempre nei pressi delle scuole, dell’oratorio o dei campi sportivi frequentati dai giovani acquirenti, dapprima gratuitamente e poi, una volta “fidelizzato” il cliente, con prezzi via via crescenti.
Fra i ragazzi interrogati dai carabinieri, sono stati identificati anche i due che A.N. maldestramente aveva indicato come i suoi fornitori, i quali però, in armonia con l’esito degli accertamenti dei militari condivisi dall’autorità giudiziaria di Verona, sarebbero risultati essere semplici acquirenti. Per questo motivo il 25enne è indagato anche per calunnia, avendo accusato falsamente di un reato chi sapeva, in realtà, essere innocente.

L’esito complessivo dell’attività di indagine è stato riversato alla Procura della Repubblica che, sposandolo appieno, ha inoltrato al Gip di Verona richiesta di custodia cautelare, accolta da quest'ultimo. 
I carabinieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella giovedì hanno così notificato l’ordinanza di arresti domiciliari ad A.N., che ora si trova ristretto presso la sua abitazione di residenza nel territorio comunale.

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