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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Si finge una massaggiatrice e deruba gli anziani: arrestata

Identificata grazie alle foto scattate dal vicino di una delle vittime, la truffatrice spesso arrivava addirittura a minacciare di morte i suoi bersagli pur di riuscire a sottrarre loro gioielli e preziosi

Le forze dell’ordine di Verona hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una donna di 47 anni, nata a Scandiano (RE), senza fissa dimora, in quanto ritenuta responsabile di numerosi episodi di furto in danno di persone anziane. In particolare la donna, nel periodo compreso tra maggio e settembre dell’anno 2011, aveva derubato diverse donne anziane sfilando loro dalle mani i monili che indossavano. La donna era solita avvicinare per strada le persone offese, tutte in età più o meno avanzata,  presentandosi come una dottoressa o una massaggiatrice, a volte una conoscente, in modo da poterle abbracciare, massaggiare le mani a titolo dimostrativo anche usando un unguento e sfilare i monili indossati dalle donne che nel frattempo -  prese alla sprovvista  - venivano anche distratte e confuse dalle parole e dalle manipolazioni della truffatrice.

In un’occasione la donna si era addirittura introdotta nell’abitazione di una delle vittime, seguendola dal portone condominiale e spacciatasi per un’amica della figlia le aveva fatto credere di dover installare degli allarmi antifurto. In altra occasione la  vittima era stata anche minacciata di morte. In una di queste occasioni, un vicino di casa di una delle vittime, insospettito dal comportamento della donna, scattava alcune fotografie che ritraevano una donna corrispondente alle descrizioni fornite in tutte le denunce,  giunta a bordo di una VW Polo di colore blu. Le fotografie inviate a tutti gli uffici investigativi del nord Italia hanno consentito di giungere alla sua identificazione. In effetti, dopo alcune settimane, la donna è stata riconosciuta ed identificata.  La fotografia della donna è stata in seguito mostrata alle vittime che l'hanno riconosciuta come l’autrice dei furti commessi in loro danno.

Fondamentale si è rivelata la stretta collaborazione tra le due forze dell’ordine impegnate nell’attività investigativa, le quali, partendo ognuna da input diversi e da denunce separate, hanno saputo coordinarsi e confrontarsi in modo costruttivo, scambiandosi vicendevolmente le informazioni necessarie per sviluppare l’indagine, che ha permesso la buona riuscita dell’attività medesima. L’attività investigativa delle due forze dell’ordine, ha permesso di raccogliere indizi di colpevolezza a carico dell’indagata, per la quale il pm ha chiesto e ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Misura eseguita dai Carabinieri della Stazione di Parona Valpolicella e dagli uomini della Squadra Mobile di Verona, presso la casa Circondariale di Modena ove la donna si trovava già ristretta per altri furti commessi nella provincia di Bologna.

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