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Cronaca

Quattro arresti per truffa, fornivano apparecchi per aiutare nei test per la patente

Il capo della sospetta organizzazione criminale è stato portato in carcere. Agli arresti domiciliari, nel Veronese e nel Mantovano, tre suoi collaboratori

Si facevano pagare anche 5mila euro per aiutare illegalmente i candidati a superare l'esame di teoria per ottenere la patente. Una truffa scoperta dalla polizia stradale di Brescia che, con la collaborazione dei colleghi di Verona e Mantova, ha bloccato i presunti autori.

L'organizzazione criminale era formata da almeno quattro componenti: il capo, che è stato portato in carcere, e tre collaboratori che invece sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nel Veronese e nel Mantovano. Ed oltre ai quattro arresti, riportati da Ansa, gli agenti hanno eseguito anche perquisizioni e sequestri a carico degli accusati.

L'uomo al vertice del gruppo criminale avrebbe tenuto i contatti con le comunità di stranieri e di italiani che da tutta Italia chiedevano l'illecito aiuto per l'esame della patente. Ed era sempre il capo a coordinare l'opera dei collaboratori, i quali avevano il compito di installare degli apparecchi sotto i vestiti dei candidati. Attraverso questi apparecchi, chi era sotto esame poteva ricevere a distanza le risposte esatte e passare così il test.

Il guadagno che l'organizzazione riusciva a ricavare dipendeva dal tipo di patente. Per una patente B, ai candidati potevano essere richiesti anche 3mila euro. Per le patenti C e CQC, i costi potevano salire anche a 5mila euro.

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