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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Santa Lucia e Golosine / Stradone Santa Lucia

Senza fissa dimora 27enne morto di freddo in un locomotore abbandonato

È stato trovato dagli agenti della polizia ferroviaria. E la consigliera comunale Cugini commenta: «Quando si guarda una persona senza dimora non si vede una mancanza di diritto, ma si pensa al decoro»

Il suo corpo è stato trovato senza vita questa mattina, 10 dicembre, dagli agenti della polizia ferroviaria impegnati in un controllo. Un ragazzo marocchino di 27 anni senza fissa dimora è deceduto la notte scorsa per assideramento. Non avendo pareti e un tetto che lo potessero riparare dal freddo, il giovane aveva trovato riparo in un locomotore abbandonato vicino al deposito di rame, in Stradone Santa Lucia, a Verona. Ed è lì che gli agenti lo hanno trovato morto.
Controllando i suoi documenti, gli operatori della polizia ferroviaria hanno scoperto che il 27enne era irregolare sul territorio italiano ma non aveva precedenti penali. In passato, era stato fotosegnalato solo una volta, a Trento.

«A 75 anni dalla dichiarazione dei diritti umani si può morire di freddo», ha commentato la consigliera comunale Jessica Cugini. Alle 18 di oggi, infatti, la Gran Guardia di Verona si colorerà di giallo per ricordare l'anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Diritti tra cui figura quello alla casa, «eppure, quando si guarda una persona senza dimora non si vede una mancanza di diritto, ma l’estetica fastidiosa stonatura all’urbanistica di una città turistica», ha aggiunto Cugini.

«Sappiamo che i dormitori non sono sufficienti, che ogni anno si fanno salti mortali per aumentare i posti letto - ha concluso la consigliera comunale - Ma conosciamo anche il freddo di queste notti, in cui alcune persone riescono a trovare da dormire in posti pubblici, ma altre rimangono per strada. Per queste occorrerebbe ricorrere a misure straordinarie, fare quel che in diverse città negli anni abbiamo visto fare: aprire le chiese e anche quegli spazi da tempo chiusi e inutilizzati, che possono diventare dormitori provvisori grazie a dei letti da campo. Non è risolutivo, ma se servisse a salvare anche solo una persona dal morire dal freddo sarebbe una morte in meno, in un tempo in cui le morti per mancanza di diritti sono già troppe».

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