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Cronaca Valverde / Via della Valverde

Un 2016 tragico per le strade veronesi. Sale il numero degli incidenti mortali

Secondo l'analisi di Verona Strada Sicura, nel primo semestre di quest'anno sono stati registrati 37 decessi, contro i 25 del 2015 e i 30 del 2014, con la categoria degli automobilisti che conta il maggior numero di episodi

Il primo semestre del 2016 ha registrato 37 decessi sul territorio della provincia di Verona, con un assai preoccupante incremento di ben 12 episodi rispetto allo stesso periodo del 2015, quando i decessi si sono fermati a 25. Un po’ meglio era andato anche nel 2014 con 30 decessi registrati nel primo semestre.

Questa l'analisi dei dati effettuata da Verona Strada Sicura, che prosegue sottilineano che nel 2016 i sinistri avvenuti con maggiore frequenza sono stati tra autovettura e bicicletta (6) e quelli autonomi (6), ossia lo stesso automobilista ha provocato l’incidente senza coinvolgere altri veicoli.

Gli automobilisti sono stati la categoria maggiormente toccata dal lutto con 14 decessi, seguiti poi da 8 ciclisti e 6 motociclisti. Nel 2015 invece il tragico bilancio del primo semestre vedeva sempre gli automobilisti in prima fila con 12 decessi, seguiti da 7 motociclisti e, dato estremamente positivo per lo scorso anno, nessun ciclista.
Confermata anche nel 2016 la maggiore pericolosità delle strade extraurbane, dovuta principalmente alla velocità mediamente superiore a quella registrata nei centri urbani, anche se è decisamente preoccupante il decremento della manutenzione delle strade, sempre più interessate da vere e proprie insidie che, correlate all’imprudenza umana, possono provocare incidenti anche gravi.
In questo primo semestre il mese che ha registrato il numero maggiore di decessi è aprile, con ben 10 morti. Nel primo semestre 2015, invece, il mese da “maglia nera” è risultato maggio con 9 decessi.
Il giorno più pericoloso è risultato essere il martedì, con 9 decessi, mentre la fascia oraria più a rischio è quella compresa tra le 22:00 e le 02:00 (8 decessi).
Passando alla disamina dell’età dei deceduti, nel 2016 si registra il picco tra i 30 e 39 anni (15 morti), seguita dalla fascia 50 e 59 anni (7 morti). Virtuosa la fascia giovanile dai 18 ai 29 anni con 1 solo decesso.
Per quanto concerne il sesso, l’uomo è di gran lunga il più colpito dalla mortalità con ben 30 decessi.
I conducenti stranieri a vario titolo coinvolti negli incidenti stradali mortali 2016 sono stati 14 contro i 4 del primo semestre 2015.
La Forza di polizia che ha rilevato il numero maggiore di incidenti mortali è la Polizia Stradale che è intervenuta in 16 casi, seguita in egual misura dalle Polizie Locali (10 casi) e dall’Arma dei Carabinieri (10 casi).
Le prime valutazioni sull’andamento della mortalità sulle strade veronesi non possono che essere dipinte a tinte fosche, tanto è elevato l’incremento della mortalità sia rispetto al 2015 che al 2014.
I fronti particolarmente scoperti, come nel resto d’Italia, riguardano la circolazione dei veicoli a due ruote (a motore e non) i cui conducenti sono per forza di cose maggiormente esposti alle lesività in caso d’incidente.
Un dato da analizzare a fondo è individuabile nella mortalità tra i ciclisti che, fatte le debite proporzioni con il parco circolante degli altri veicoli, risulta in pericoloso aumento.
Ma attendiamo la fine di questo 2016 per ulteriori approfondimenti sull’andamento della sinistrosità mortale nel territorio scaligero.

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