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Cronaca

Riscuoteva assegni Inail rubati, arrestata 42enne

Truffe elaborate da 110mila euro in otto diverse banche del Veronese

Un’organizzazione criminale specializzata in truffe assicurative nel mirino dei carabinieri di Verona. Assegni rubati, documenti falsi, migliaia di euro rintracciati nei vari istituti di credito. Questo il bilancio dell’operazione che ha portato ieri all’arresto di Maria De Magistris, napoletana 42enne, madre di tre figli e pregiudicata per innumerevoli reati connessi a truffa, frode assicurativa, falsificazione di atti pubblici, documenti e ricettazione. Sua la mano che depositava e riscuoteva assegni Inail e di altre compagnie assicurative in vari istituti bancari del Veronese, del Vicentino, del Bresciano e in Emilia.

Due anni di furti cominciati nel dicembre 2008 con un modus operandi efficace ed elaborato: dopo aver trafugato gli assegni spediti per posta dal circuito Unicredit, si recava in banca per aprire un conto corrente esibendo generalità false tramite documenti d’identità generati al computer, su cui compariva il nome del beneficiario reale. Minimizzando i rischi, chiedeva alla banca gli estremi dell’home banking, per aver modo di controllare da casa e “in remoto” i movimenti finanziari. A conto aperto, la donna si recava in banca depositando assegni di grossa cifra, solitamente diecimila euro, riscuotendoli nei giorni successivi. Diversamente, per gli assegni di taglio inferiore, quasi tutti provenienti dalle casse Inail, oltre al documento, falsificava il nominativo dell’assegno. Truffe reiterate per 110mila euro totali che i carabinieri hanno registrato in almeno otto istituti del nord Italia e che, nel Veronese, comprendevano le banche di San Michele, San Giovanni, San Martino e Bussolengo.

A far scattare le manette una segnalazione del direttore della Cassa di Risparmio di Verona, che, precedentemente allarmato dalle indagini dei carabinieri, aveva provveduto a verificare l’esistenza del codice fiscale esibito dalla 42enne. Poi la chiamata agli agenti dell’Arma, che hanno rilevato le impronte digitali confrontandole con il database del Ris di Parma e che hanno portato all’identificazione della De Magistris. L’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Verona l’ha raggiunta a Forlì, nel carcere dove attualmente sta scontando la pena per reati connessi a truffa e ricettazione

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