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Cronaca Negrar / Viale Giuseppe Mazzini

I carabinieri hanno arrestato l'uomo accusato di aver investito il ragazzo tredicenne morto a Negrar

Il provvedimento è stato eseguito dai militari nel pomeriggio di giovedì 3 agosto ed ora l'uomo si trova ai domiciliari

I carabinieri di Negrar di Valpolicella riferiscono di aver dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Verona, la dott.ssa Carola Musio, datata 3 agosto 2023, che ha disposto gli «arresti domiciliari» nei confronti dell’automobilista che, durante la serata del 31 luglio scorso, avrebbe «investito il tredicenne Abom Chris Obeng per poi darsi alla fuga». Il provvedimento restrittivo, spiega sempre la nota dei militari dell'Arma, sarebbe scaturito dalla richiesta dei carabinieri di Negrar di Valpolicella, nella quale sarebbero confluiti l’esito dei rilievi stradali e dei successivi accertamenti, attraverso i quali sarebbe stato possibile «ricostruire la dinamica dell’incidente», nonché «fornire un quadro esaustivo della condotta tenuta dall’autore dell’investimento». Il sostituto procuratore della Repubblica di Verona, la dott.ssa Elvira Vitulli, ne avrebbe quindi «condiviso le risultanze e richiesto al Gip l’arresto».

Sin dalla serata di lunedì, quando era stato trovato il corpo agonizzante del ragazzino ed era stato lanciato l’allarme ai carabinieri della compagnia di Caprino Veronese, con il primo intervento di una pattuglia della stazione di San Pietro in Cariano, i militari spiegano di aver impresso il «massimo impulso alle indagini». Oltre a ciò i carabinieri avevano coadiuvato il personale sanitario nel prestare i primi soccorsi ed avevano svolto i primi rilievi stradali «recuperando i detriti lasciati sull’asfalto dall’autovettura coinvolta». Nottetempo, evidenzia sempre la nota dei carabinieri, erano quindi state «scandagliate le numerose telecamere pubbliche e private presenti sul territorio comunale alla ricerca di un determinato modello di auto, individuato dai frammenti rinvenuti sul luogo del fatto». I carabinieri riferiscono quindi che già alle ore 9.30 del mattino successivo avrebbero «individuato la targa» e, poco meno di un’ora dopo, avrebbero quindi «rintracciato il conducente e sequestrato il mezzo». Il veicolo, secondo quanto sostenuto dai militari, si sarebbe presentato «con evidenti danni riferibili all’investimento di un pedone».

Incidente a Negrar 31 luglio 2023 - auto ripresa da una telecamera : frame video carabinieri di Verona

Ulteriori accertamenti avrebbero poi consentito di riscontrare sul veicolo e su un palo della segnaletica verticale presente nel luogo dell’investimento «tracce ematiche verosimilmente riferibili alla vittima». Queste ultime, stando a quanto riportato dai carabinieri, dovrebbero poi essere «comparate con un campione di confronto per accertarne compiutamente la provenienza». Inoltre, chiariscono ancora i militari, i «resti di un fanale anteriore e di uno specchietto retrovisore rinvenuti sulla strada» sarebbero risultati «corrispondenti alle parti mancanti o danneggiate dell’autovettura individuata». 

Secondo quanto riportato dai carabinieri, anche gli accertamenti sui sistemi di videosorveglianza avrebbero infine permesso di «stabilire con esattezza l’orario dell’investimento» che risalirebbe a «qualche minuto oltre le 21.30 di lunedì». I militari, infatti, spiegano che una fotocamera, poco distante dal luogo del fatto, avrebbe «ripreso da tergo il veicolo che si allontanava subito dopo l’investimento in direzione di Verona». Una seconda fotocamera, inoltre, circa un quarto d’ora dopo, lo avrebbe poi «immortalato frontalmente, al rientro a Negrar di Valpolicella, evidenziando chiaramente la rottura del fanale anteriore destro». Un ulteriore lettore ottico, infine, avrebbe «ripreso la vettura la mattina immediatamente successiva mentre veniva utilizzata dal conducente per recarsi al lavoro, rendendo evidente l’estensione dei danni». La medesima fotocamera, spiegano sempre i carabinieri nella loro nota, avrebbe infatti «ripreso il mezzo anche la mattina precedente al fatto» e in quella circostanza il veicolo sarebbe risultato «ancora perfettamente integro». 

Tutti questi elementi, riportati nell’informativa dei carabinieri di Negrar di Valpolicella, avrebbero pertanto consentito all’autorità giudiziaria scaligera di emettere la misura restrittiva degli «arresti domiciliari» a carico dell’indagato. La stessa autorità giudiziaria, precisa infatti la nota dei militari dell'Arma, avrebbe «ravvisato gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di omicidio stradale, fuga ed omissione di soccorso, nonché gravi esigenze cautelari». Il provvedimento è stato quindi eseguito nello stesso pomeriggio del 3 agosto dai carabinieri negraresi.  La nota di militari, infine, precisa che «per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda in questione sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe». I funerali del ragazzo tredicenne, secondo quanto riportato dall'Ansa Veneto, dovrebbero svolgersi nella giornata di sabato 12 agosto all'interno della chiesa del Comune di Negrar di Valpolicella.

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