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Persero la vita facendo il loro dovere: la questura di Verona ricorda gli agenti Biondani e Bencivenga

Il 14 marzo 1992, durante un servizio di appostamento, dopo aver localizzato all’interno di uno stabile un malvivente evaso dagli arresti domiciliari, i due agenti vennero raggiunti da colpi d’arma da fuoco: riuscirono a rispondere uccidendo il malvivente, ma a costo della propria vita

Ricorre oggi, 14 marzo, il 32° anniversario della scomparsa degli assistenti della Polizia di Stato Ulderico Biondani e Vincenzo Bencivenga, caduti nell’adempimento del dovere a Sommacampagna.

Il 14 marzo 1992, durante un servizio di appostamento, dopo aver localizzato all’interno di uno stabile un malvivente evaso dagli arresti domiciliari, i due agenti vennero raggiunti da colpi d’arma da fuoco, riuscendo a rispondere con la pistola in dotazione uccidendo l’aggressore, prima di morire. 

La cerimonia di commemorazione si è svolta giovedì mattina in questura a Verona, con la deposizione di una composizione floreale a nome del capo della polizia dinanzi alla lapide dedicata ai caduti nell’adempimento del dovere, alla presenza del prefetto Demetrio Martino, del questore Roberto Massucci, dei familiari delle vittime e del cappellano provinciale della polizia, don Luigi Trapelli.
A seguire, si è svolto un momento di raccoglimento e condivisione, a cui hanno preso parte anche i funzionari e una rappresentanza del personale della questura.

«In una giornata in cui tutti i poliziotti della provincia saranno impegnati a garantire la sicurezza del primo vertice G7 della presidenza italiana, il pensiero commosso ai nostri caduti sarà di ulteriore sprone operativo e la responsabilità che mi appartiene sarà più lieve perché, sono certo, Ulderico e Vincenzo saranno in campo con tutti noi», ha commentato il questore, ricordando i due poliziotti che aveva conosciuto quando da funzionario aveva prestato servizio presso le Volanti e la Squadra Mobile scaligera.

«L’augurio che faccio a tutti quanti voi e a me stesso è che oggi ci dobbiamo sentire, anche i ragazzi più giovani che hanno ascoltato quella storia da noi, noi oggi siamo Siena Monza 24, tutti noi oggi siamo Siena Monza 24», ha commentato il questore, citando la sigla radio che quel giorno di 32 anni fa avevano Ulderico Biondani e Vincenzo Bencivenga.

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